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Pubblicato il 06/08/2018

TAR LIGURIA- IL PORTO D’ARMI PERSONALE VA RILASCIATO GRATUITAMENTE AD UN UFFICIALE DELLE FORZE ARMATE

PARMA- Il personale militare può portare con sé, anche in abiti civili, la sola pistola d’ordinanza.
Ogni altra arma al seguito richiede il porto d’armi per la difesa personale.
Forze Armate e Polizia, godono ovviamente di agevolazioni per la richiesta. Tra queste c’è l’esonero dalla certificazione di idoneità psico fisica perchè viene concessa d’ufficio .
Perchè sia accertata basta l’attestato di servizio rilasciato dal Comandante o del Capo dell’Ufficio cui appartiene. Un decreto del 1940 prevede che il costo del documento autorizzativo a portare un’arma aggiuntiva per difesa personale, sia zero per chi indossa una divisa.



GRATUITA’ DEL RILASCIO
Un ufficiale dell’Esercito ha chiesto al TAR della Liguria di affermare la gratuità del rilascio per un’arma individuale non di tipo guerra, in opposizione ad un rifiuto posto dalla amministrazione a volerlo concedere senza il pagamento delle due marche da bollo da 16€ ciascuna, più la tassa di concessione governativa di 115€ e la ricevuta del versamento del libretto 1,27€.

L’uFficiale invoca l’articolo 75, comma IV, del Regio Decreto 635/1940 che prevede proprio la concessione senza spese del documento autorizzativo .
Il Comma IV del Regio Decreto 635/1940 tutt’ora in vigore cita espressamente gli Ufficiali in servizio permanente delle Forze Armate dello Stato – quali destinatari del beneficio della gratuità, qualora facciano richiesta di licenza di porto di rivoltella o pistola quando sono in borghese.

All’atto della richiesta aveva presentato il documento che attestava di essere in servizio permanente nell’Esercito Italiano e di aver partecipato a missioni all’estero. L’ufficiale aderiva all’invito di alcune informative inviate alle Forze Armate con le quali l’amministrazione consigliava di girare armati anche fuori servizio per il rischio di attacchi terroristici.
La richiesta di gratuità era stata respinta e per questo ha fatto ricorso al Tar della Liguria. Quest’ultima ha accolto il ricorso, riconoscendo all’Ufficiale delle Forze Armate la possibilità di ottenere il porto d’armi gratuito in determinate condizioni.

Secondo il tribunale amministrativo, qualsiasi rifiuto deve essere motivato da situazioni specifiche che ne impediscono il rilascio, che non erano presenti nel caso in esame.

Gli Ufficiali delle Forze Armate in servizio, qindi, hanno la possibilità di ottenere il porto d’armi gratuitamente, semplicemente presentando, come si legge nel decreto, “la domanda su competente foglio bollato corredata da un certificato del comandante del corpo o del capo dell’ufficio da cui il richiedente dipende, attestante che il richiedente stesso è in servizio attivo permanente”.

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