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Pubblicato il 25/07/2020

TASER RITIRATI ALLE FORZE DELL ORDINE. LA AZIENDA PRODUTTRICE “IL PRODOTTO DIFFUSO IN 107 PAESI”

Sercondo il Viminale Il Taser non dà abbastanza garanzie di sicurezza ( sembra che in uno o duie casi il dardo si sia staccato dal cavo con cui viene lanciato, ndr) ed è stato quindi ritirato ad agenti, carabinieri e finanzieri. Alla gara si era presentata solo una azienda, la Axon. Un taser costa intorno ai 1.500 euro.
Dal 2018, erano stati distribuiti i compioni alla forze dell’ordine di Milano, Torino, Firenze, Napoli, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Brindisi, Genova, Bologna. In caso di sperimentazione positiva, sarebbero arrivate 1.600 alla polizia, 2.626 all’Arma, 256 alla Finanza. Totale dell’appalto: oltre 8milioni e mezzo.

La replica della Axon non tarda ad arrivare: «Ai test ufficiali non era presente alcun rappresentante Axon. Non è corretto riportare un’eventuale pericolosità in caso di malfunzionamento dei dispositivi: tale circostanza non si è mai verificata nei 107 Paesi che hanno adottato l’utilizzo del dispositivo. nel corso delle precedenti prove balistiche, svolte in contraddittorio, i dispositivi avevano dimostrato piena aderenza alle specificità tecniche previste dal bando di gara».

Si sospetta che dietro la bocciatura ci sia una manovra politica contro il decreto sicurezza di Matteo Salvini: «L’attuale maggioranza di governo ha mostrato scetticismo e ci auspichiamo che questo scetticismo non rallenti l’acquisto e la distribuzione dei taser. Nel collaudo con colpi a vuoto, in alcuni casi il dardo si è staccato dal cavo attraverso il quale passa l’impulso elettrico», dice il segretario del Sap, Stefano Paoloni. Una statistica interna dimostra che in 14 casi su 15 in cui il taser è stato soltanto mostrato, la persona si è arresa alla polizia senza reagire».

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