Pubblicato il 14/09/2014
TENENTE DELLA FOLGORE IN SOCCORSO AGLI ABITANTI DI UNA CASA IN FIAMME


TIRRENO del 14 Settembre 2014Fiamme in un garage, palazzo evacuato
Nel locale adibito a officina scoppiano alcune bombolette. Un gran numero di soccorritori: famiglie in strada, nessun ferito
Ho aiutato un anziano sordo e ipovedente che non si era accorto di nulla. Un altro era a letto e non si poteva muovere: lo abbiamo portato giù sulla lettiga
di Lara Loreti wLIVORNO «A un tratto la casa ha iniziato a tremare, i vetri ballavano e poi ci sono stati tre boati. Rumori assordanti, pieni. La prima cosa a cui ho pensato è stata il terremoto, ma poi ho capito che non poteva essere, altrimenti sarebbe venuto giù tutto. A quel punto s’è diffuso un odore fortissimo e ho sentito la gente urlare: scendiamo scendiamo! Ho capito allora che si trattava di un incendio. Ho preso mia madre,72 anni, malata e invalida, e l’ho portata giù a piedi: facevamo una scala alla volta, una io e una lei, è stato faticosissimo. Che spavento». Manola Cantini abita con il marito Giacomo Ferrigno al primo piano del numero civico 85 di via della Madonna, esattamente sopra al garage che ha preso fuoco ieri mattina. Il suo appartamento è stato dichiarato a rischio crolli dai vigili del fuoco per questo la famiglia si è dovuta trasferire a casa della mamma di Manola. Poi nel pomeriggio il solaio della casa è stato puntellato dai tecnici della protezione civile del Comune e tutto è tornato alla normalità. Manola e Giacomo sono solo una delle decine di famiglie che ieri mattina sono state evacuate da casa: un intero palazzo in strada per precauzione mentre pompieri, polizia, vigili e Svs hanno lavorato per ore per mettere la strada in sicurezza. I boati, panico ovunque. Sono le 11.45 quando in Venezia si sentono fortissime esplosioni, proprio a pochi passi dal tribunale. Una location che, nelle prime fasi concitate dell’intervento, fa sì che l’attenzione delle forze dell’ordine e dei soccorritori sia ancora più elevata. Ad esplodere, molto probabilmente, sono delle bombolette spray di vernice che si trovano in un box-magazzino, in un complesso che ospita 7 garage. All’interno delle strutture, tra l’altro, ci sono due auto d’epoca (di cui una Porsche) e due motociclette sempre d’epoca che per fortuna non hanno subìto danni. Il box da dove parte il rogo è sei metri per tre, con soffitti alti quattro metri, utilizzato dall’affittuario come officina, dove fare dei lavoretti. All’interno ci sono batterie, vernice, gomme, stracci, vestiario e così via. Pare che l’incendio sia partito proprio dalle batterie, ma su questo aspetto sono in corso indagini dei vigili del fuoco. «Credo che ci sia stato un corto circuito – dice l’affittuario del box in questione – a esplodere sono state le bombolette della vernice. Non so dire altro». Le fiamme si diffondono in fretta e un fumo denso invade il cortile dove hanno sede i garage, fino ad arrivare alla strada. «Ho sentito due botti fortissimi – racconta Sara del Corona, che abita qualche metro più avanti verso piazza dei Domenicani, nella stessa via della Madonna – Poi ho sentito puzzo di gas: ero convinta fosse il mio fornello. Invece poco dopo ho visto il fumo dalla finestra: mi sono affacciata e la gente era già per strada che urlava. I vigili del fuoco sono arrivati subito». Soccorsi concitati. Arrivano tre camion dei pompieri e 5 ambulanze della Svs, quindi gli agenti delle volanti della polizia e la polizia municipale. «Ero in casa quando ho udito prima le esplosioni e poi moltissime sirene- dice Alessio Voliani – Mi sono affacciato e ho visto pompieri e ambulanze. Quindi sono sceso per strada anche io». L’evacuazione. I vigili del fuoco entrano subito in azione con le mascherine e l’autopompa. Il fumo è tantissimo, nell’area dei garage è buio e lavorare non è facile. Mentre alcuni dei pompieri spengono l’incendio, un’altra squadra più tutti gli altri soccorritori cominciano le operazioni di evacuazione del palazzo al civico 85 e di quelli adiacenti. Un lavoro non facile: la gente è tanta, c’è chi dorme, chi è invalido, chi terrorizzato. Nessuno resta ferito, ma due anziani vengono portati in ospedale per precauzione per un principio di intossicazione. Tra i soccorritori “per caso” c’è anche Annibale Fidone, tenente dei parà della Folgore: «Stavo andando a prendere un caffè quando mi sono trovato nel mezzo dell’incendio e ho dato una mano ai soccorsi. Sono entrato a casa di un anziano sordo e ipovedente che non si era accorto di nulla: stava cucinando. Mi sono presentato e gli ho detto che doveva venire via. Ma lui era scettico… pensava fossi un ladro. Gli ho fatto vedere il tesserino, ma lui nulla. Allora ho insistito e così l’ho tratto in salvo. Il secondo anziano era allettato: l’ho portato via con la lettiga insieme alla polizia». Gli agenti delle volanti traggono in salvo tutti i residenti del palazzo, compresi gli animali, insieme ai volontari della Svs, sempre presenti, che mettono a disposizione anche la sede di via San Giovanni. Le famiglie restano per strada fino alle 14, poi rientrano tutti eccetto i Ferrigno, che invece rincasano nel pomeriggio, dopo i lavori dei tecnici del Comune.