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Pubblicato il 22/09/2014

TERNI: CONTESTAZIONI SINDACALI ALLA FABBRICA DI ARMI DELL’ESERCITO

TERNI- Agitazioni sindacali in viata tra il personale civile impiegato presso la Fabbrica di Armi di Terni.
Le rsu e le organizzazioni sindacali hanno annunciato che diserteranno la cerimonia del cambio del direttore in programma domani». A dirlo sono le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil e le rsu della Fabbrica d’Armi di Terni.
«Le scriventi – si legge nella nota – contestano la proposta di ridimensionamento sia in termini di organici che di funzioni, formulata dallo Stato Maggiore dell’Esercito (un taglio lineare di 100 unità dalla attuale pianta organica). SME. secondo le sigle sindacali, avrebbe tagliato solo posti di lavoro civili e militari, senza realizzare alcun tipo di risparmio. E ancora: «Oggi a fronte di una pianta organica di 451 unità, la forza effettiva scenderà progressivamente, a 300 unità circa alla fine del 2015. A quella data, avverrà una notevole riduzione della capacità produttiva dell’Ente e la dispersione delle conoscenza acquisite, oltre a generare un difetto di supporto logistico alle Forze Armate impegnate sia in patria che all’estero.

La Fabbrica della armi di Terni è considerata la seconda realtà industriale del territorio, nonché, per usare le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, una eccellenza delle forze armate.

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