CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 11/03/2018

TERREMOTO E NEVICATA IN APPENNINO. FRAZIONI ISOLATE. INTERVENGONO I PARACADUTISTI

segnalazione-aereo
Impegnativa esercitazione del Team Folgore Paracadutisti sulle montagne di Corniglio (appennino parmense),attivate dalla divisione protezione civile del gruppo,con pattuglie da ricognizione per individuare ed allestire due zone di atterraggio per paracadutisti e aviorifornimento, per andare in soccorso di frazioni isolate.
————-
Si è tenuta Domenica 11 Marzo una impegnativa esercitazione del Team Folgore su Monte Tavola ( 1425 mslm) e Monte Polo ( 1400 mslm) che prevedeva, tra l’altro, con lo stesso volo , due aviorifornimenti con due coppie di operatori al seguito.
La zona fortemente innevata,il vento sferzante,la pioggia fredda e battente per tutta la durata hanno conferito maggiore realismo all’intera operazione,che per alcuni i partecipanti monzesi era iniziata Sabato notte alle 23:30.
La attività è avvenuta con l’assistenza e il patrocinio della Protezione Civile di Parma, cui il Team Folgore è iscritto da Dicembre 2017, coordinati dal “posto comando” di Giorgio Cenci. Il Sindaco, Giuseppe Del Sante si è dimostrato particolarmente interessato al progetto, considerata la vastità del territorio di cui è responsabile.
Sul terreno si sono mossi 23 paracadutisti, sui 25 partecipanti. Due, Giorgio Cenci e Bruno Palermo sono rimasti a Bosco di Corniglio al posto comando e centro comunicazioni radio con con frequenze della protezione civile. In due nuclei distinti hanno raggiunto tra Sabato notte , ed il resto alle prime luci del giorno 11 Marzo , la piana del Monte Tavola e la cima del Monte Polo. Il compito era di individuare con urgenza ed allestire una zona lanci per aviorifornimento e aviolancio TCL, dopo un evento sismico ed una abbondante nevicata che aveva isolato diverse frazioni.
Le condizioni meteo proibitive con vento ad oltre 20 metri al secondo, pioggia ghiacciata e nebbia, hanno impedito solo il lancio ma non la prova sul terreno, che si è rivelata molto realistica ed impegnativa per le pendenze da superare e le distanze da coprire sulla neve con le ciaspole.. La neve alta ha reso davvero difficile l’avanzata dei Team. Nonostante le avversità, le due zone lanci sono state allestite seguendo i requisiti tecnici e gli standard militari.
I membri del Team Folgore provenivano da quattro regioni. Una menzione particolare a quelli  di ANPD’I Monza e ANPD’I Lucca,che hanno operato rispettivamente sul Tavola e sul Polo. Erano perfettamente equipaggiati, efficienti, addestrati,autonomi. Il Team gli chiederà di trasferire la loro esperienza per aumentare il livello di professionalità e quindi la efficienza dei Team. I paracadutisti parmensi del team Folgore il giorno prima avevano seguito un intensa lezione di “direzione pattuglia guida” ovvero sulle norme tecniche per allestire zone lancio montane, ovvero in in aree soggette a pericolosi cambi di intensità e direzione del vento.
Un ringraziamento al paracadutista Vittorio Speri di Verona, che ha partecipato come osservatore, nel suo ruolo di operatore di protezione civile di lunga data, anche all’interno della istituzione provinciale veneta.

Il Sindaco di Corniglio ha confermato che durante la esercitazione gli eventi meteo meteo avevano generato una situazione critica, con smottamenti ed una frana che hanno danneggiato la linea del gas, con un livello di allarme arancione. Era stato sul punto di chiedere al Team di intervenire a supporto dei suoi uomini per interdire la circolazione dei veicoli.
Alla fine della esercitazione, verso le ore 14, il colonnello Corrado Corradi, già incursore, ha tenuto una riunione per tutto il gruppo , dopo il pranzo, per identificare i punti da migliorare.


GLI INSEGNAMENTI DEL SISMA IN CENTRO ITALIA

Tutti ricordano le criticità rilevate durante gli ultimi eventi del Centro Italia, dove una serie ripetuta di scosse di terremoto e le forti nevicate, hanno isolato per giorni decine di frazioni rimaste senza luce e senza comunicazioni telefoniche
L’ area colpita era talmente vasta che tutti i mezzi, elicotteri compresi, furono impiegati nei grandi centri. In alcuni casi la prima unità di ricognizione ha raggiunto le frazioni dopo una settimana.
LA SPECIALIZZAZIONE DEL TEAM FOLGORE
I paracadutisti del Team Folgore stanno creando squadre, tra ricognitori e paracadutisti disposti a lanciarsi in montagna in luoghi impervi, per sopperire a questo “black out”, arrivando da terra e dal cielo in poche ore con piccoli gruppi elettrogeni, tende, radio e generi di conforto o medicinali. Con la rete che predisporranno sul territorio, con un solo aereo si potranno soccorrere più di una zona, anche a grande distanza. Il Team si addestra regolarmente da tre anni con lanci in zone montagnose assai impervie. La loro esperienza tecnica e logistica ha dato vita ad un piano di emergenza nazionale che potrebbe attivare la capillare rete delle sezioni 146 sezioni , da Palermo a Bolzano, della Associazione Nazionale Paracadutisti di cui fanno parte che ha dato il suo patrocinio con il compito di approfondire i dettagli. operativi.
NUCLEI DI PRONTEZZA CONOSCITORI DI AREA
Il progetto prevede di creare “nuclei di prontezza” , disseminati lungo tutta la penisola , che effettueranno il censimento, la mappatura e la registrazione delle aree dove è possibile lanciare carichi o uomini o far atterrare elicotteri, in prossimità di centri in montagna o in aree che sono a rischio di isolamento. Si creerà cosìuna “banca dati” cui attingere in caso di eventi. Come conoscitori dell’area i “nuclei di prontezza” saranno anche le “guide” a disposizione dei volontari provenienti da altre zone di Italia , coordinandone i movimenti.
I paracadutisti dei Nuclei di Prontezza si stanno addestrando a raggiungere ogni località, anche impervia, con ogni mezzo : a piedi, con sci o ciaspole, sulle moto o quad. Giunti sul posto predisporranno -come fatto oggi-
le aree per l’aviorifornimento con le segnalazioni necessarie , ovvero manica a vento, teli di segnalazione, palloni ad elio lanciati per conoscere intensità e direzione del vento, fumogeni, rilevazioni del vento con la tecnica della pattuglia guida militare.
Per raggiungere la massima attendibilità, tutti i paracadutisti del Team terranno un corso per pattuglia guida; conoscenza indispensabile, viste le aree montane dove si andrà ad operare.
Le pattuglie compiranno anche ricognizioni dettagliate delle aree di operazioni, per comunicare alle autorità centrali il livello di gravità e la necessità di ulteriori avio rifornimenti medicinali o materiali specifici. Grazie alla presenza contemporanea di vari nuclei di paracadutisti in più regioni sull’intero territorio colpito dall’evento, lo stesso aereo potrà rifornire più di una località, anche a grande distanza, con il solo uso di un vettore, grazie ai volontari a terra.
foto Gian Marco Pagliari e Pier Luigi Armani

Leggi anche