ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 09/06/2009

TIRO A LUNGA DISTANZA: ESERCITAZIONE DEI PARACADUTISI DI MILANO GARA DI PRECISIONE



ATTIVITA’ ADDESTRATIVA ANPDI MILANO – CORSO DI TIRO A LUNGA DISTANZA
VARANO (PR) 07/06/2009

di Fabrizio Cocchi

Il tiro a lunga distanza non è affatto semplice: immaginate di essere appostati all’interno di una vallata, in una piazzola scomoda e non livellata e che dobbiate individuare bersagli posti a distanze variabili dai 250 mt. agli 800 mt. con pendenze variabili.

Dovete calcolarne la giusta distanza senza strumenti elettronici, stimare la direzione e intensità del vento e con questi dati modificare la taratura della carabina in funzione delle tabelle balistiche delle proprie munizioni.

Solamente dopo aver effettuato tutti questi calcoli e stime, potete ingaggiare e tentare di colpire un bersaglio.

Domenica scorsa 7 Giugno abbiamo potuto utilizzare la stupenda struttura del Centro Addestramento Varano a Parma.

Alle 0830, dopo le registrazioni e il controllo dei documenti relativi alle generalità e ai titoli di per il tiro, il nostro Istruttore Alberini Marco insieme allo staff del SIG* ha iniziato la parte teorica.

L eprime 4 ore sono state dedicate ad illustrarci tutte le nozioni di base per poter “tentare” di ingaggiare bersagli posti a distanze elevate:

-Attrezzatura: carabina , ottica ( e relativo reticolo ), munizionamento, sistemi di osservazione.

-stima della distanza, del vento,

-calcolo della traiettoria in funzione della inclinazione (angolo di sito) temperatura e pressione atmosferica, altitudine e tutte le variabili che possono influire sul tiro.

Una lunga sequenza di numeri, calcoli matematici e trigonometrici non facili da applicare in una comoda sala, figuriamoci sul campo.

Terminata la massacrante teoria ci siamo trasferiti con i fuoristrada nella zona adibita al tiro: una vallata lunga oltre 2 km chiusa alla base e non accessibile a estranei per garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti.

Raggiunte le piazzole di tiro sono state analizzate le posizioni idonee per sparare e si è iniziato a effettuare il calcolo matematico. Passare dalla teoria alla pratica in posizioni disagevoli , quindi sotto “stress” ha reso particolarmente efficace l‘addestramento.

Disposti a coppie osservatore + tiratore abbiamo iniziato a sparare sui bersagli a distanze differenti, correggendo gli strumenti di mira, effettuando esercizi di ingaggio multiplo su più bersagli anche in rapida successione.

le armi e il munizionamento

Forte presenza di calibro 308W (7.62nato versione civile) con una portata utile di 800mt.

Fucile Remington Police 700 (base del fucile da sniper M40 dell’esercito americano) con ottiche munite di reticolo mil-dot per la stima delle distanze.

Abbiamo sparato una media di 70 munizioni a testa in circa 6 ore di sessione di tiro.

In una sola giornata non si può apprendere a pieno le tecniche per tirare a quelle distanze, nonostante non fossimo totalmente a digiuno sul tiro.

La difficoltà principale è quella di sradicare abilità e certezze acquisite in anni di tiro in come poligoni convenzionali, distante anni luce da quello in campagna.

Anche un ottimo tiratore abituato a rosate millimetriche, posto in questa situazione fatica a colpire un bersaglio di cm60x30.

L’infallibilità dei tiratori scelti in versione Hollywoodiana si discosta parecchio dalla realtà.

La prossima esercitazione completerà la parte teorica relativa al movimento e alle tecniche operative oltre che a ripassare le nozioni apprese.

Hanno partecipato 3 congedati Alpini Paracadutisti, 1 del Tuscania e 2 paracadutisti ANPDI, più lo scrivente.

Per partecipare ad altri corsi è indispensabile la propria carabina e una buona abilità di tiro.

*SIG: Società di addestramento e sicurezza accreditata con “Agenzia Industria e Difesa” – http://www.federalsec.com/

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