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Pubblicato il 29/11/2014

TIRO CON L’ARCO INTERFORZE: VINCE L’ESERCITO

Torneo Nazionale di Tiro con l’Arco: oro a Lorenzo Artuso

E’ un militare dell’Esercito a salire sul gradino più alto del podio nell’undicesima edizione del Torneo Nazionale di Tiro con l’Arco organizzato dall’Aeronautica Militare. Un caporale maggiore scelto, Il friulano Lorenzo Artuso, il numero nove nella ranking list nazionale, ha abilmente superato tutti gli altri concorrenti classificandosi al primo posto nelle gare di tiro con l’arco indoor (18 e 25 metri) che si sono svolte dal 25 al 28 novembre, presso l’Aeroporto “F. Baracca” di Roma.

Il torneo, organizzato con la collaborazione dell’A.S.D. “Frecce Azzurre” di Roma, normalmente era rivolto ai soli appartenenti all’Aeronautica Militare. Questa volta, nel segno della condivisione dei valori propri dello sport, è stato deciso di estendere l’invito alla partecipazione anche alle altre Forze Armate e Corpi dello Stato. Proprio questo invito ha permesso al giovane militare del 132° reggimento di artiglieria di Maniago, tesserato dal 2008 con la società sportiva “Arcieri Maniago”, di onorare l’occasione ottenendo la vittoria a conferma delle qualità che lo pongono nella attuale posizione del ranking nazionale del tiro con l’arco, nella divisione arco olimpico.

Però, la vera forza e particolarità di questa edizione del torneo, di sicura rilevanza e forza sociale, è stata l’apertura della competizione, per la priva volta, anche ai militari in servizio con disabilità. Per l’Esercito ha partecipato il tenente colonnello Roberto Punzo – attualmente impiegato presso lo Stato Maggiore dell’Esercito nell’ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione – alla sua prima esperienza in una gara non di para-archery e non riservata ad esordienti.

A settembre, infatti, aveva preso parte agli Invictus Games a Londra, dove gli sfidanti erano parimenti novizi e con disabilità. “Queste giornate di competizione hanno brutalmente evidenziato i miei limiti attuali”, ha voluto sottolineare l’ufficiale, “ma vedere all’opera per la prima volta, fianco a fianco sulla linea di tiro, arcieri come Artuso e gli altri, con più di venti anni di pratica sportiva alle spalle, è fonte non solo di giocosa meraviglia ma anche di insegnamenti pratici, di esperienza per migliorare effettivamente. Questa competizione – ha aggiunto – dimostra ancora una volta come il tiro con l’arco sia una pratica sportiva di destrezza senza barriere. La possibilità per me di parteciparvi testimonia l’impegno dell’Esercito Italiano e delle altre Forze Armate nella promozione della pratica sportiva a favore del personale con disabilità del comparto Difesa”.

Non ne avevamo dubbi e lo abbiamo già detto. Il protocollo firmato il 09 luglio scorso tra il Ministero della Difesa e il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), a qualcuno, poteva apparire come una vetrinetta, un siparietto cinico dove farsi una discreta pubblicità su un tema tanto delicato quanto importante.

Si poteva pensare che tutto sarebbe finito lì. Si poteva credere che, dopo le foto di rito, il discorso sarebbe caduto nel dimenticatoio prosaico dell’italiano medio pragmaticamente legato al difficile momento storico dove l’attenzione è tutta per le riforme fiscali, la mancanza di lavoro, la crisi economica.

Ma non è andata così. Pian piano, lentamente, la macchina continua ad andare avanti raggiungendo, di volta in volta, un traguardo nuovo e chissà, forse un giorno non troppo lontano…

Intanto, aspettando la prossima occasione, possiamo dire ancora una volta grazie a tutte quelle persone che, lavorando nel silenzio, riescono ad organizzare eventi come questo dove tutti possono essere alla pari.

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