CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 30/12/2014

TIRRENIA: GLI AMERICANI LASCIANO IL BAGNO “AMERICAN BEACH” –

american.beach.tirrenmiaLA NAZIONE
30dicembre 2014 – edizione Pisa
PRIMO PIANO pag. 2
Dai bus marroni dell’Afi ai divieti di fumoSul litorale addio all’ultimo avamposto Usa

Con lo stabilimento balneare va in archivio anche un pezzo di storia di Tirrenia

di GIUSEPPE MEUCCI

CADE l’ultimo avamposto a «stelle e strisce» sul litorale pisano. E così, con il semplice atto burocratico di una rinuncia a una concessione demaniale vecchia di decenni, va in archivio una parte di storia di Tirrenia. Quella che negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, grazie alla presenza di Camp Darby nella pineta di Tombolo, conquistò a quel paese sul mare nato nel 1932 per accogliere gli impianti del nuovo cinema autarchico il ruolo di una vera e propria little America alle porte di casa nostra. E DI TUTTO questo l’American Beach era il simbolo che ha resistito fino ad oggi, dopo che i militari americani rimasti nella base hanno trovato casa altrove e dopo che sono scomparse le Buick, le Chevrolet e qualche ammiratissima Cadillac, che all’epoca erano la maggior parte delle auto circolanti a Tirrenia. Oggi, mutati gli equilibri negli scacchieri mondiali, Camp Darby ha probabilmente perso l’importanza strategica che ha avuto a partire dagli anni della guerra Fredda e fino alla Guerra del Golfo. Il ridimensionamento della base è in atto da tempo e a poco a poco è diminuita la domanda di militari americani interessati ad avere uno sbocco al mare riservato. Già, perché l’American Beach che ora chiude i battenti è stato per anni l’unico stabilimento balneare per le truppe statunitensi esistente in Europa. D’estate i soldati e le loro famiglie arrivavano dalle basi in Germania, da quella di Vicenza da cui Camp Darby dipende, e anche dai fronti aperti di volta in volta in Irak o in Afghanistan. All’interno della base c’erano spazi destinati ad accogliere campeggi e alloggi riservati ai militari in vacanza che la mattina raggiungevano la spiaggia con i grandi bus marroni targati AFI, che vuol dire American Force Italy. Poi c’era il 4 luglio, che per gli americani è la festa nazionale più importante. Per tutto il giorno nello stabilimento balneare ardevano giganteschi barbecue e scorrevano fiumi di birra e di Coca Cola e sciroppo di acero per i più piccini. Poi, all’imbrunire, veniva dato fuoco alle polveri. Nel senso che l’Indipendence Day era l’occasione per uno spettacolo pirotecnico capace di richiamare a Tirrenia migliaia di persone. Un evento, insomma, che ormai a pieno titolo faceva parte del calendario estivo del litorale. Per anni la spiaggia degli americani è stata per i frequentatori di Tirrenia una meta obbligata della tradizionale passeggiata sulla battigia. Il segnale che si entrava nell’area di quel bagno erano i cartelli in due lingue che vietavano di fumare anche sulla spiaggia. Poi c’erano i bambini, biondi come il grano, le mamme generalmente sovrappeso che li sorvegliavano all’ora del tuffo in mare e i babbi con i capelli a spazzola e la sfumatura alta che rivelava la mano del barbiere militare. Tutti con costumi dai colori sgargianti e introvabili nei negozi italiani, ampie camicie hawayiane, i sandali di gomma e qualcuno anche con un cappellone alla Gary Cooper in «Mezzogiorno di fuoco». UN MITO, insomma, e anche una full immersion in un altro mondo che per essere davvero completa prevedeva l’immancabile sosta per il pranzo alla tavola calda. Qui, generalmente a buon prezzo, anche i bagnanti italiani potevano gustare hamburger di carni provenienti dal Missouri o dal Texas e le leggendarie patatine fritte letteralmente ricoperte con la salsa Ketchup. Un vera schifezza, diciamolo, ma molto, molto americana. Dalla prossima estate queste immagini entreranno a far parte dell’archivio della memoria e al posto dell’American Beach arriverà un bagno come tutti gli altri. Chissà come lo chiameranno. Speriamo che qualcuno si ricordi che prima che Mussolini inventasse il nome di Tirrenia quella località a metà strada fra Marina e Calambrone si chiamava Mezzapiaggia.

Leggi anche