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Pubblicato il 06/05/2014

TORNA LA POLIOMIELITE IN ARRIVO DAI PAESI DOVE I TALEBANI DI PAKISTAN SIRIA E CAMERUN IMPEDISCONO LE VACCINAZIONI

l’Organizzazione mondiale della sanità torna a dichiarare la poliomielite un’emergenza sanitaria globale.
Fino al 2012 sembrava che la poliomielite sarebbe presto entrata, insieme vaiolo e peste bovina, nella ristretta lista delle malattie definitivamente eradicate dal pianeta

PARMA-
Appellandosi al Regolamento sanitario internazionale del 2007, l’Oms ha imposto a Pakistan, Siria e Camerun, i tre focolai del virus, di mettere in atto al più presto restrizioni e controlli per i cittadini che vogliono viaggiare al di fuori dei confini nazionali, fino a quando l’emergenza non sarà nuovamente sotto controllo.

Nel 2013 il virus della poliomielite ha ripreso infatti a diffondersi da questi paesi, raggiungendo Afganistan, Iraq e Guinea equatoriale, con un totale di 417 casi in tutto il mondo. A far scattare l’emergenza sono stati gli oltre 70 casi già registrati al 30 aprile di quest’anno, un numero piuttosto elevato visto che il periodo di massima trasmissione della malattia è concentrato nei mesi caldi. Il virus infatti si trasmette principalmente per via oro-fecale, e la diffusione aumenta sensibilmente nel periodo estivo, quando le piogge monsoniche allagano le condotte fognarie in molti paesi in via di sviluppo, esponendo la popolazione, e in particolare i bambini, al virus.

In diverse zone del Pakistan e del Camerun fazioni di talebani e gruppi terroristici islamici hanno impedito per anni le campagne di vaccinazione, mentre in Siria (dove la campagna vaccinale aveva precedentemente raggiunto una copertura del 90%) la situazione creatasi in seguito alla guerra civile ha portato nuovamente alla diffusione del virus. Le nuove misure prese dall’Oms prevedono ora l’obbligo per queste nazioni di imporre la vaccinazione a chiunque (non solo bambini ma anche gli adulti) voglia lasciare il paese, mentre per Afghanistan, Guinea equatoriale, Etiopia, Iraq, Israele, Nigeria e Somalia la richiesta è solamente di incoraggiare l’adozione di queste misure.

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