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Pubblicato il 22/03/2021

TORNANO I MULI TRA GLI ALPINI FRANCESI – MA CI SARANNO ANCHE ROBOT

Francia, Germania e Austria sono i protagonisti che utilizzeranno un milione e cinquecentomila. Il progetto dsi è dato tempo due anni.

PARMA- l’Agenzia di Difesa Europea (Eda) ha varato il progetto Artus (Autonomous Rough-terrain Transport UGV Swarm) per sviluppare un sistema di trasporto di carichi aggiuntivi in supporto a pattuglie sul terreno difficile, boscoso o impervio, del cui sviluppo si occuperanno Austria, Francia e Germania.

I muli robotizzati verrebbero impiegati in piccole “mandrie” e saranno capaci di “leggere” il terreno, variando assetto e velocità in modo autonomo.

I francesi, oltre all’impiego dei robot ( clicca qui ) stanno rivedendo anche l’impiego di muli e cavalli per le loro truppe di montagna, dopo che vennero radiati nel 1975. Due esemplari, “Victorieux” e “Prunelle”, di razza Poitou sono stati “arruolati” nel Settimo battaglione di cacciatori alpini della 27esima brigata di fanteria da montagna. Ogni quadrupede è stato capace di trasportare senza problemi oltre 120 chili (di cui una quarantina tra imbragature e attrezzatura) senza affaticarsi e anche in quota.

L’Italia era stata l’ultima a congedati i muli nel 1993 e non ci sono notizie per il loro reinserimento. Il Mulo alpino Iroso era l’ ultimo esemplare vivente , morto nel 2019 dopo essere stato in forze alla Brigata Cadore. La Germania, invece, ha continuato ad usarli insieme ai cavalli e sono incorporati nelle truppe da montagna e nelle forze speciali, in missioni all’estero come in Afghanistan o in Kosovo.

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