OPINIONI

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Pubblicato il 20/01/2020

TOTO’ E PEPPINO SEPARATI A BERLINO – TRATTATO DI PACE TRA LE NAZIONI EUROPEE (MA ERANO IN GUERRA?)

il dente avvelenato

CASO LIBIA A BERLINO: CONTE SOLO POSTI IN PIEDI (IN SECONDA FILA). DI MAIO DA’ CONSIGLI AI CAPI DI STATO VIA FACEBOOK. I DUE LEADER LIBICI CHIUSI IN CAMERA NON SI PRESENTANO AL TAVOLO E NON FIRMANO L’ACCORDO. I PUNTI DELL’ARMISTIZIO SOTTOSCRITTI DAI MINISTRI E CAPI DI GOVERNO UE.


A Berlino, sin dall’inizio abbiamo capito come sarebbe andata: in occasione della foto di famiglia per avviare formalmente la Conferenza internazionale sulla Libia, il presidente del Consiglio è arrivato tra gli ultimi e ha trovato posizione in seconda fila dopo averla cercata inutilmente in prima.
Il primo ministro Di Maio appariva affaticato dai comizi per strada in Italia per le regionali, alternati con un vertice con Pompeo, poi via ad un altro incontro in un condominio di Vibo per poi volare in Turchia.

La Farnesina ed il presidente del consiglio hanno -doverosamente- partecipato al vertice berlinese sulla Libia, ma ha fatto tutto la Merkel.
Il presidente Conte con il suo forbito linguaggio segnala di essere molto soddisfatto e che in determinate condizioni, e sotto l’egida dell’ONU, i militari italiani potrebbero essere schierati a Tripoli, a condizione che non ci sia pericolo. I nostri Ragazzi devono essere “in sicurezza”, parola magica insieme ad un paio di “assolutamente”.

Ah, dimenticavo: nell’immancabile messaggio Facebook (Conte gradisce di più twitter) di Maio ha suggerito nuovamente, come ha fatto in ogni intervista televisiva da giorni: “l’Ue parli con una sola voce (basta che non sia la nostra?,ndr), di fermare la vendita di armi, di far rispettare le sanzioni previste dall’embargo delle Nazioni Unite”. Siamo certi che le sue parole avranno riscosso ammirazione per quanto innovative ed originali devono essere apparse. Mica nò!
E pensare che il ministro degli esteri era convinto che la poltrona esteri servisse a fare il venditore di prodotti made in Italy nel mondo. Lo avevano informato solo parzialmente delle responsabilità di quel ministero.

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