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Pubblicato il 28/11/2019

TRIESTE: RIMANDATA AL 18 DICEMBRE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IN ASPRI CIMENTI” DI CLAUDIO ROSSELLI – PREFAZIONE DI FAUSTO BILOSLAVO

RIMANDATA AL 18 DICEMBRE STESSO LUOGO STESSA ORA

Il libro, composto da circa 360 pagine e diviso in sette capitoli, è corredato da 265 figure/foto, con sei tabelle, sei mappe e, inoltre, con una quindicina d’illustrazioni. Il particolare arco temporale trattato, sebbene abbastanza circoscritto, permette uno scorcio su argomenti d’indubbio interesse e consente, rinunciando, talvolta, a focalizzarsi unicamente sulle aviotruppe, di ricostruire l’atmosfera di quei giorni difficili. Si descrivono, infatti, sia l’invasione della Sicilia che le varie fasi di quella del meridione d’Italia (tra cui lo scontro allo Zillastro, lo sbarco a Salerno e in Puglia, la difesa di Ortona e Cassino, la battaglia sul litorale di Nettunia e la difesa di Roma), occupandosi, tuttavia, di evidenziare, anche, il travaglio morale e materiale che colpiscono sia la popolazione civile che gli stessi militari in seguito alla sfortunata piega presa dal conflitto, con la perdita progressiva della Sicilia, la caduta del Regime fascista. Oltre a quelle suddette, nel testo si riportano le fasi dell’operazione Eiche (per la liberazione del Duce sul Gran Sasso), dell’invasione dell’Elba, nel Mar Tirreno, (Goldfasan) e dell’isola di Lero, nel Dodecaneso, (Leopard), ci si occupa, inoltre, dei vari interventi di cui divengono protagonisti i paracadutisti su entrambi i lati del fronte russo. Un accenno viene fatto, poi, alle missioni dietro le linee compiute dagli N.P. e all’amaro prezzo pagato da alcuni di essi, oltre che ai primi interventi operativi dello F Squadron e della Nembo al Sud. Si pone particolare attenzione, poi, per narrare l’epopea dei reparti che decidono di continuare la lotta accanto al vecchio alleato, preoccupandosi, anche, di fornire una versione veritiera sulla tragica fine della M.O.V.M. Bechi Luserna. La parte finale del libro, invece, tratta della costituzione e dell’impiego di particolari formazioni come quelle dei Chindits e dei Marauders (sul fronte cino-indo-birmano), non tralasciando un esame sulla nascita e i primi impieghi operativi dei nascenti reparti paracadutisti dei Marines e dell’U.S. Army sullo scacchiere asiatico.

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