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Pubblicato il 18/09/2014

TRIESTE: UN POTENTE RAGGIO LASER ACCENDE IL FARO DELLA VITTORIA EMULANDO LA ACCENSIONE DEL 1930

Un raggio laser “accende” il Faro della Vittoria

Successo della riedizione in chiave tecnologica dell’esperimento del 1930.

Un cerchio di luce verde alla base dell’alta colonna bianca che sorregge la lampada; la luminosità che s’intensifica con il passare dei secondi e infine tutta la struttura del Faro della Vittoria che risplende nel buio della sera: ha avuto successo ieri la riedizione in chiave tecnologica dell’esperimento condotto da bordo della “Vulcania” nel 1930.

Un laser che “buca” la notte e, dal mare – da bordo di un’unità della Marina militare – raggiunge la base del Faro della Vittoria: è l’impulso che accende l’impianto di illuminazione del monumento triestino. Poi fuochi d’artificio a festeggiare la riuscita, in chiave tecnologica, dell’accensione del 1930, quando l’impulso era arrivato via radio. Le immagini sono di Andrea Lasorte.

Nel 2014 il compito è stato assunto da Nave Procida, della Marina militare, con “madrina” il prefetto Garufi, che schiacciando un bottone dalla plancia ha innescato il raggio laser a tecnologia Eufoton che ha comandato l’accensione a distanza dell’impianto di illuminazione esterna di quello che è il quarto faro più alto d’ Europa.

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