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Pubblicato il 02/08/2018

TROVATI A 400 METRI DI PROFONDITA’ DOPO 100 ANNI I RESTI DEL SOMMERGIBILE GUGLIELMOTTI


Il sommergibile Guglielmotti, affondato il 20 Marzo 1917, è stato ritrovato al largo della Capraia durante un’esercitazione dei cacciamine della Marina militare. Si trova a 400 metri di profondità. A bordo si trovavano 14 membri dell’equipaggio.

La nave che lo inabissò era la HMS Cyclamen, che lo aveva scambiato per un battello tedesco.

La scoperta ha avuto conferma con l’uso del robot sottomarino “multipluto” che ha permesso di scattare anche le prime immagini . I dettagli costruttivi del battello adagiato sul fianco mostrando sono ben riconoscibili: il cannone di prora innanzitutto ed i segni dello speronamento avvenuto da parte dell’unità inglese.

In precedenza, il cacciamine Gaeta aveva localizzato il relitto del HMS Saracen, un sommergibile inglese affondato da due corvette italiane durante la seconda Guerra Mondiale già identificato durante una spedizione subacquea da parte di soggetti privati nel 2015.

“Il ritrovamento del sommergibile Guglielmotti – sottolinea lo Stato maggiore della Marina – conferma l’efficacia operativa dei nuovi veicoli subacquei in dotazione alla Marina militare capaci di operare a quote profonde e che potranno essere adoperati anche sui nuovi cacciamine che dovranno sostituire le ormai datate unità della classe Lerici/Gaeta. L’attività condotta dimostra come le capacità militari possono essere messe a disposizione della ricerca subacquea, anche per fini di ricostruzione storica, nell’ambito delle funzioni duali e complementari della Forza armata”. Questa nuova tecnica di investigazione “apre un nuovo capitolo sulle indagini a quote profonde ed amplia gli scenari (militari e non) nei quali, i cacciamine della Marina militare, possono operare in futuro inquadrandosi in un più ampio programma di esplorazione e ricerca dei nuovi fondali marini”.

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