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Pubblicato il 26/11/2019

TRUMP DIFENDE UN NAVY SEAL E LICENZIA IL CAPO DELLA MARINA CONTRARIO

Il Segretario alla Marina, Richard Spencer, avrebbe voluto radiare il «Navy Seal» Eddie Gallaher, di cui abbiamo parlato in alcuni articoli le scorse settimane, e Trump domenica 24 novembre, lo ha licenziato perchè proprio il Presidente aveva dato l’ ordine al Pentagono di non radiarlo. Era accusato di crudeltà verso il nemico, per averne ucciso uno quando era inerme ed essersi fatto fotografare vicino ad un adolescente appena ucciso.
Gallagher si difende così: «Nei miei vent’ anni di servizio ho fatto degli errori, errori tattici, etici, morali. Non sono perfetto».

Studi in medicina, Gallagher si è arruolato in Marina nel 1999. E’ diventato un tiratore scelto, un esperto artificiere, pur continuando a prestare assistenza e cure come dottore da campo. Subito in prima linea, dall’ Afghanistan all’ Iraq: decorato più volte con la «Bronze Star». Nel 2017 era al comando della pattuglia Seal 7, dislocata a Mosul, nella guerra contro l’ Isis. E’ accusato di crudeltà contro il nemico.

I seals sono stati impiegati per la prima volta durante la Seconda guerra mondiale, in missioni di sabotaggio sott’acqua e sminamento marittimo. Fu sotto la presidenza di un democratico, John Fitzgerald Kennedy, che la marina militare propose la nascita di un reparto di forze speciali che non riguardassero solo il mare.

Il primo impiego fu in Vietnam, altro capitolo che alimentò il mito dei super soldati americani, fornendo spunti all’industria del cinema di Hollywood.

Negli anni ’80 venne creato il Team 6, per operazioni di massima segretezza incentrato sull antiterrorismo navale. Il discusso fondatore del team, Richard Marcinko, venne poi allontanato, nel 1983, per via di accuse di frodi finanziarie ai danni della Marina. Poi è nato anche il Team 7, il cui comando negli ultimi anni era stato assegnato a Edward Gallagher, fino alle accuse di omicidio e vilipendio di cadaveri. Tutte le squadre, con compiti diversi, hanno sempre condotto missioni speciali. Furono i Seals, il 2 maggio 2011, a uccidere in Pakistan il leader di Al-Qaida, Osama bin Laden, e sempre loro, il 27 ottobre 2019, hanno guidato il blitz che ha portato alla morte del leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi.

Un addestramento durissimo

La selezione iniziale prevede test selettivi: 450 metri da coprire nuotando a rana in meno di 12 minuti e 30 secondi, 50 piegamenti sulla braccia in due minuti, cinquanta addominali in due minuti, correre due chilometri e mezzo con anfibi e pantaloni lunghi in meno di 10 minuti e 30 secondi, naturalmente da fare tutti di seguito, con brevi pause tra un esercizio e l’altro. L’ottanta per cento degli aspiranti non supera questa prova.

Chi supera , inizia sei mesi con prove fisiche e psichiche a durezza crescente : dal restare svegli per 72 ore consecutive a correre fino a 320 chilometri in una settimana (la ‘settimana d’inferno’), di cui 150 sulla sabbia, facendo migliaia di piegamenti e addominali, ma anche essere capaci di immersioni rapide, restando a 50 metri di profondità, pronti ad affrontare tutte le emergenze, dal blocco del respiratore alla decompressione forzata, all’ipotermia.
Ottenuto il brevetto gli “ex allievi” devono superare anche tre settimane in condizioni di freddo estremo in Alaska. Superata anche questa sono considerati pronti al combattimento.-

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