ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 08/02/2018

TUTTE LE FOTO – IL TEAM FOLGORE IN FINLANDIA AL CORSO DI SOPRAVVIVENZA ARTICA WINTER TRAINING COURSE 2018 di Fabrizio Cocchi

“IL TEAM FOLGORE AL WINTER TRAINING CORSE 2018”
Finlandia 31 gennaio 4 febbraio nel distretto di Sysma zona dei grandi laghi 150 km a nord di Elsinki

di Fabrizio Cocchi

FOTO IN FONDO

Appena rientrati dalla esercitazione che ci ha portati per 5 giorni nel gelido inverno dei boschi finlandesi.
Suddivisa in due fasi, una di istruzione e una operativa, l’esercitazione rientra nella normale pianificazione addestrativa del personale della Riserva Operativa dell’esercito finlandese, che come ricordiamo essendo ancora un esercito di coscritti mantiene in addestramento il proprio personale anche dopo il normale periodo di servizio, con regolari e frequenti richiami e attività.

La ° fase di “istruzione” riservata esclusivamente al personale straniero, suddiviso in squadre da 4, oltre a noi Italiani erano presenti 2 squadre Ceche e una mista francese-Danese, parecchie defezioni dalle altre squadre invitate, come quelle degli Americani e dei Tedeschi

Il corso ha avuto inizio mercoledì sera, 31 Gennaio, con il ritirato del materie e l’equipaggiamento individuale; arma, abbigliamento termico e mimetico per la neve, sacco a pelo e materassino e razioni, per poi essere alloggiati in tende militari ottagonali con una stufetta a legna nel mezzo da controllare costantemente con turni da una ora.

L’attività addestrativa tenuto da istruttori della riserva, trattava tutto il necessario da sapere per poter vivere (io direi sopravvivere) e muoversi in ambente boschivo invernale a quelle latitudini e con quelle temperature, per di assolvere una interdizione e controinterdizione d’area in funzione di un invasione nemica; è sempre molto vivo il ricordo della guerra d’inverno combattuto tra il 30 novembre 1939 e il 12 marzo 1940 dalla Finlandia e dall’Unione Sovietica.

Bisognava conoscere tutto quello che concerne la difesa personale dal nemico numero uno, il freddo e l’ipotermia, e gli effetti del freddo sul materiale e come sfruttarlo a nostro favore come vantaggio strategico.
Ci siamo addestrati al movimento con gli sci in completo assetto, zaino e arma individuale “Valmet 7.62”, trainando slitte con ulteriore materiale di squadra, e ancora, pronto soccorso ed evacuazione ferito in barella, costruzione di ripari, punti di osservazione avanzati, tiri al poligono notturni e diurni, imparato a dissimulare le tracce e occultarsi ai visori termici per sviare possibili inseguitori.

Terminati i primi 2 giorni di istruzione caratterizzati da lunghe ed estenuanti marce sulla neve diurne e notturne, nonché la famigerata caduta “accidentale” nel lago ghiacciato, con temperature costanti tra i -10 e -15 che scendevano drasticamente di notte, abbiamo lasciato le nostre accoglienti ma gelide tende che ci avevano ospitato le prime 2 notti, per unirci a squadre di finlandesi creando una pattuglia mista da 10 elementi.

Per i Finlandesi la pattuglia base è composta da 9 elementi, 3 squadre da 3 persone, di cui 2 muniti di mitragliatrice leggera LMG e 1 munito di ottica per il tiro di precisione.

Con la neo pattuglia costituita dopo aver ritirato del materiale ci siamo diretti nel bosco per allestire un campo base montando e occultando la tenda con l’immancabile stufetta centrale per avere un minimo di tepore nei pochi momenti di pausa, quasi interamente occupati dalla preparazione degli zaini e nutrirsi con razioni da campo.

Ufficialmente iniziata la 2° fase, ovvero ulteriore istruzione sul movimento di pattuglie e pianificazione della missione che avremmo svolto con l’arrivo del buio, sopraggiunto non molto tardi, considerato che alle 15 il sole scompariva all’orizzonte

La missione che ci ha tenuti impegnati dalle 19 alle 8 del mattino successivo.
Ilcompito consisteva in un allestimento di una postazione operativa avanzata e la costruzione di punti di osservazione limitrofi, mettendo in atto tutte le strategia apprese, dislocamento e cambi continui degli osservatori e interdizione d’area con pattuglie in costante movimento.

Terminata l’esercitazione e riconsegnato tutto il materiale dopo uno scarno debriefing ci hanno congedati senza particolari convenevoli o cerimonie, anche questa è la caratteristica del tipo di carattere finlandese, poco avvezzo alla formalità e molto pratico, sicuramente condizionato dall’ambiente che lascia poco spazio a contorni per noi scontati come, ad esempio, un alzabandiera o un inno nazionale.

Vorrei soffermarmi sulla prova per uscire da una caduta accidentale nel lago ghiacciato.
I finlandesi la praticano regolarmente, come fosse per noi un lancio di brevetto e successivi addestramenti; la necessità di uscire da soli dall’acqua a 2° gradi,ipotesi tutt’altro che remota, recuperando il proprio equipaggiamento, spogliarsi e rivestirsi in tempo per non morire congelati con una temperatura esterna di svariati gradi sotto zero, fa la differenza tra la vita e la morte in un ambiente ricco di stagni e laghi. I Finlandesi ci hanno dato prova che ciò è possibile.
Per noi “neo brevettati” è stato un vero è proprio shock. Posso dire che è stata una delle prove fisiche e stressanti più dure che io e gli altri del gruppo abbiano provato.

Si ringrazia per l’opportunità offerta la National Defence Training Association of Finland che ha organizzato e ci ha invitato.

Ricordo che la partecipazione a queste e altre attività è possibile esclusivamente grazie ad anni di partecipazione a competizioni e addestramenti all’estero, creando una rete di cameratismo, ottime prestazioni e fiducia, non sempre scontata in particolare per i nordici, molto “diffidenti” verso noi italiani.
la squadra del “TEAM FOLGORE” Era composta da:
S.ten. Fabio D’Alessando,
Serg. Par. Marco Solaroli,
C.le Par. Fabrizio Cocchi,
Par Francesco Barzagli.

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