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Pubblicato il 24/01/2014

UFFICIALE DI MARINA INVENTA MACCHINA DIAGNOSTICA ANTI TUTMORI. FINMECCANIA SOSPENDE IL FINANZIAMENTO “POCO REDDITIZIO”

POZZUOLI. Uno strumento chiamato bioscanner è stato inventato venti anni fa da Clarbruno Vedruccio, fisico, ufficiale della Marina Militare Italiana.
Consente di farsi scannerizzare per scoprire in pochi minuti la presenza di tumori in fase di sviluppo, senza alcun esame invasivo. È possibile grazie ad uno
Si tratta di un tubo di 30 cm, portatile, che con una sonda elettromagnetica vede qualsiasi tipo di infiammazione dei tessuti e le microlesioni, in modo indolore -senza mezzi di contrasto radioattivi e lastre- al loro stato primordiale. Ed è un macchinario inserito dal ministero della Salute nel repertorio dei dispositivi medici del Servizio sanitario nazionale. Tra coloro che ne hanno sperimentato la validità c’è il professore Umberto Veronesi, che lo ha utilizzato nel suo Istituto europeo di oncologia di Milano. Il bioscanner consente di fare una specie di analisi elettromagnetica dei tessuti biologici, grazie a tre frequenze in banda Uhf, che interagiscono con le formazioni tumorali maligne.
Se il Trimprob fosse dato in dotazione ai medici di base, si risparmierebbero miliardi di euro spesi per accertamenti diagnostici invasivi». Diversi gli ospedali che lo hanno adottato in Italia. Ma non superano la cinquantina.

LE LOBBY DEI GRANDI APPARATI DA MILIONI DI EURO LAVORANO PER ELIMINARLO. TROPPO BASSO IL PROFITTO
Il bioscanner dà il primo allarme di presenze tumorali, fino a due anni prima rispetto a quanto ecografie e radiografie riescono a fare. Il suo nome tecnico è Trimprob (Tissue Resonance InterferoMeter Probe). Le sue onde elettromagnetiche, a diverse frequenze, vanno a colpire gli organi e i risultati di lettura vengono raccolti da un ricevitore collegato ad un computer. Funziona come un diapason, così se le frequenze urtano contro tessuti danneggiati, si genera una risonanza, che apparirà sul monitor.

Finmeccanica lo ha prodotto fino al 2008, investendo quasi sei milioni di euro, puntando al basso costo di realizzazione e vendita: sul mercato il prezzo non supera i 60mila euro, contro gli oltre 3milioni di una macchina per risonanze magnetiche, 2milioni per strumento Pet, e mezzo milione per uno utile alla Tac. Giappone, Brasile, Malesia, Turchia, Iran, Regno Unito, Francia, Belgio, utilizzano il Trimprob, ma da quanto Finmeccanica non la produce più, l’inventore la finanzia a sue spese per il mantenimento del brevetto internazionale.

«Se il macchinario non ritornerà in produzione non potrà essere adottato -spiega Ciro Di Francia, presidente dell’Osservatorio- e se la richiesta non c’è, per un apparecchio che é stato considerato efficiente ed utile sarà messo nel dimenticatoio, non contribuendo all’aumento delle possibilità di prevenzione di noi cittadini, già vittime di territori tanto martoriati

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