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Pubblicato il 08/01/2019

ULTIMA SPIAGGIA DEGLI ARRUOLAMENTI: I GIOCATORI DI PLAYSTATION MEGLIO DEGLI UFFICIALI ?

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Sappiamo tutti che il “videogioco” , ovverlo la tecnologia elettronica simulativa di azioni dinamiche ed interattive reali , come la quasi totalità delle tecnologie che utilizziamo quotidianamente, compreso internet, è nato per scopi militari,
Ora è in atto una inversione di tendenza: il mondo degli arruolamenti da parte di eserciti in crisi di vocazioni guarda con interesse al mondo variegato dei videogiocatori per trovare candidati nelle campagne di reclutamento. Negli Stati Uniti in alcuni videogiochi famosi compaiono come sponsor la Marina militare, l’Esercito e l’Aeronautica. C’è addirittura chi pensa, tra gli psicologi , che i giocatori di playstation siano più intelligenti, reattivi e dinamici dei non giocatori.

In Inghilterra , intanto, è partita una campagna pubblicitaria rivolta specificamente ai videogiocatori. Ne parla un famoso esperto del settore , Sujoy Roy, che aveva pubblicizzato i giochi Quake e ora si occupa della piattaforma di scommesse Luckbox
Anche Sujoy è convinto che molti giocatori potrebbero essere molto utili se venissero reclutati nelle forze armate. “I giocatori dimostrano una straordinaria quantità di attitudini, da quella strategica fino alla velocità del processo decisionale. Giovani del genere sono esattamente ciò che l’esercito dovrebbe cercare di avere tra le proprie fila.”

Giocare a diversi generi di giochi, dicono gli “esperti” aiuterebbe a sviluppare una più ampia varietà di abilità.Un esempio sono quelli di strategia in tempo reale che si basano sull’efficiente gestione delle risorse e sulla pianificazione di strategie a lungo termine per vincere. In un gioco d’azione, si deve prendere una decisione definitiva in frazioni di secondo per sconfiggere l’avversario, i giochi basati sul team favoriscono la squadra che coordina al meglio i propri sforzi, richiedendo chiarezza di comunicazione e capacità di comando.

E infine la perla del suo pensiero “C’è ancora qualche stigma legato al gioco, ma fortunatamente questo sta cambiando con il passare delle generazioni…Il gioco è cresciuto fino a diventare una forma di intrattenimento dominante e ha portato con sé un’opportunità di carriera”.
Immaginiamo già intere compagnie di ragazzotti grassottelli, pieni di brufoli da coca cola, mayonese,pop corn e tramezzini ingurgitati nelle lunghe ore passate a giocare, nel chiuso delle loro stanzette, che le amministrazioni militari chiameranno “area addestrativa”. In fondo, fare la guerra così costa meno.



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