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Pubblicato il 10/04/2021

UN ARTIGLIERE PARACADUTISTA IN COLOMBIA

Fabio Manzan è un Ufficiale del 185mo art par in congedo, ingegnere informatico, che il lavoro porta in giro per il mondo , in paesi a volte scomodi, come l’Iraq e ora la Colombia. E’ appena rientrato da Medelin:

Egregio Direttore Congedati Folgore,
Le invio alcune considerazioni suu una attività professionale che ho svolto a Medellin Colombia,nel marzo 2021.
Viaggiare per lavoro di questi tempi è alquanto difficile.
Arrivo all’aeroporto di Venezia alle 04.00 a.m. di lunedì 15 Marzo, non è sufficiente il test PCR fatto il sabato precedente ma bisogna recarsi a fare un PCR rapido nello stesso scalo.
Inoltre, visto che avevo il transito attraverso Amsterdam, Panama e destinazione finale Medellin, è necessario caricare tre “APP” diverse ognuna per ogni scalo dove registrarsi e caricare il test PCR.
Un “must” è avere il telefono sempre carico ed essere un minimo esperti su come maneggiare le varie “APP” altrimenti si rischia di rimanere bloccati in qualche aeroporto.

Arrivo a Medellin città dalla “eterna primavera” dove una vegetazione tropicale fa da padrona anche in città.
Ero stato contattato da una azienda locale (Maper S.A.) per lo sviluppo software un collaudo di un alimentatore/fasatore per contenitori doypack cliente finale Nestlé Panana.
Il fatto che chiamino a sviluppare il progetto un italiano non c’è da stupirsi in quanto l’Italia è uno dei più grossi produttori ed esportatori al mondo di macchina automatiche / robot per imballaggio e sommando l’intero fatturato di tutte le aziende in questo comparto in Italia superiamo gli 11 miliardi di euro di fatturato.
Chiaramente per chi ne ha solo sentito parlare la città di Medellin nell’immaginario collettivo era la città sede di un noto cartello di “narcos” dagli anni ’70 fino ai primi anni ’90.

L’attuale il governo colombiano cerca in tutti i modi di cancellare questa aurea negativa e devo dire ci sta riuscendo seppur a fatica, ci sono parecchi turisti a cui agenzie locali organizzano i cosi detti “Narco Tours” a vari livelli più o meno legali.
Situazione Covid a Medellin sotto controllo anche se ci sono sempre 120/130 morti al giorno in Colombia ma con le opportune regole molto rispettate ristoranti, bar, hotel, attività in genere sono tutti aperti, chiaramente anche all’interno delle aziende si rispettano le regole di sanificazione e distanziamento.

Quello che manca in Colombia sono tecnici specializzati in questo settore di packaging, solo negli ultimi anni si cerca di recuperare, il materiale elettronico “PLC” e “Motion Control” che viene installato nei macchinari e programmato è in gran parte americano (Rockwell/Allen Bradley) e venduto a prezzi esorbitanti circa 2/3 volte rispetto a quello che noi paghiamo in Italia, ma questo è una cosa comune in tutti i paesi del centro-sud America.

Gli USA sono riusciti a monopolizzare in questi paesi la vendita di questi prodotti a scapito delle aziende europee.
Non vedo però i nostri politici supportare le nostre piccole-medie e aziende potenzialmente interessate ad esportare macchinari in questi paesi del centro – sud America, probabilmente perché molti di loro non hanno la più pallida idea di quello che sia oggi la Colombia, tra l’altro la Colombia ha tasse di importazione minime per tecnologie nel settore packaging a differenza del Brasile che arriva anche al 40% conseguentemente se si vuole esportare in Brasile (a parte il cambio euro-Real tutt’oggi molto sfavorevole nei confronti della moneta brasiliana) l’impresa diventa molto difficile.
A differenza di quanto si possa pensare la situazione per la sicurezza in Colombia e in particolar modo a Medellin è molto tranquilla, chiaramente ci sono aree a rischio come la zona di Arauca (nord est Colombia ai confini con il Venezuela dove agiscono tuttora truppe paramilitari delle Farc (Forze Armate rivoluzionarie Colombia) e ENL (esercito liberazione nazionale) dove è meglio non andarci.
Viaggio di ritorno con le solite procedure di test covid con l ‘unica differenza che in Italia avevano nel frattempo cambiato la scadenza del test PCR da 72 a 48 ore perciò ulteriore tampone PCR rapido in aeroporto, transito Panama, Amsterdam ed arrivo a Venezia dove visto che arrivavo da Medellin, valigia naturalmente perquisita ed infinite domande sulla mia permanenza a Medellin, tutto nella norma, ognuno naturalmente fa il suo lavoro.

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