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Pubblicato il 05/08/2020

UN CANE PER AMICO ANCHE PER IL DISTURBO DA STRESS POST TRAUMATICO

La Purdue university americana ha verificato come i cani guida e da assistenza riescano a incidere sulla cura dei disturbi da stress post traumatico.

Il disturbo da stress post traumatico – ptsd – ha sintomi che durano nel tempo, anche dopo la fase acuta, generando problematiche talvolta anche gravissime e invalidanti. E’ la risposta emotiva di chi ha subito attentati, combattimenti, bombardamenti, ferite a seguito di atti di violenza. Colpisce anche chi viene coinvolto in terremoti, incendi, nubifragi e catastrofi in generale ; al momento è trattato con supporti psicologici e cure farmacologiche anche “pesanti”. Lo studio
universitario ha dimostrato scientificamente che gli animali possono fornire un aiuto importante a chi soffre di questa sindrome invalidante che genera attacco di panico, tachicardia, senso di estraniamento dal proprio corpo, depressione, aggressività.

La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Frontiers in psychology, è stata condotta sui cani di servizio assegnati ai veterani delle forze armate statunitensi. Per i ricercatori, fra gli aiuti psicologici forniti ai soldati coinvolti in operazioni di guerra, in primo piano dev’esserci proprio la presenza di un amico a quattro zampe durante gli episodi acuti.

Nelle ricerche effettuate per lo studio è emerso anche come i cani riescano ad agire su una serie di sintomi specifici del ptsd, come gli incubi, i flashback o il senso di iper-consapevolezza in pubblico. Secondo Kerri Rodriguez, autrice principale dello studio, i cani guida e da assistenza offrono una preziosa compagnia al paziente e gli trasmettono gioia e felicità, contribuendo ad alleviare ansia e disturbi fisici connessi. Ancora una volta, quindi, il cane si conferma il migliore amico dell’Uomo

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