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Pubblicato il 29/09/2014

UN OMAGGIO AL COMFOSE CHE HA INIZIATO UFFICIALMENTE LA PROPRIA ATTIVITA’ IL 19 SETTEMBRE

PARMA- Un evento importante come la costituzione del COMANDO FORZE SPECIALI DELL’ESERCITO merita ancora qualche commento .
Così ha pensato di fare il nostro giornale, che tramite il corrispondente ALFIO PELLEGRIN ha voluto “fissare” in un filmato, le immagini del giorno della costituzione. Come ricorderano i nostri lettori, persino la meteo ha voluto ricordare alle nostre forze speciali, che la loro attività non sarà una passeggiata: folgori e tuoni hanno contrassegnato l’ingresso delle bandiere di Guerra. Per molti sarebbe stato un presagio sfavorevole, ma pe ri nostri reparti speciali, avere avuto come colonna sonora la

Signor Ministro, Sig. Capo di Stato Maggiore, Autorità, ex Cti della b. Folgore e dei rgt. schierati, Gentili Ospiti,

desidero innanzitutto ringraziare tutti i presenti a questa cerimonia dal profondo significato storico, poiche’ sancisce l’avvenuta nascita di un organismo militare oramai divenuto indispensabile e che rappresenta un passo estremamente significativo nell’ambito del più ampio processo di trasformazione intrapreso dall’Esercito per adeguarsi alle sfide del secolo, sempre più imprevedibili e complesse.

Grazie doveroso al Sig. Ca. SME, che ha creduto in questo progetto al punto da volerlo realizzare in tempi brevi e grazie per il privilegio che mi ha concesso, affidandomene la responsabilità della costituzione.

Il Comando delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE) e’ nato come Comando Incursori e Paracadutisti per assicurare alla Difesa la disponibilità immediata di uno strumento dedicato, idoneo ad assolvere l’intero spettro delle Operazioni Speciali. Gli uomini qui schierati sono il risultato di anni di preparazione, di esperienza accumulata in molteplici Operazioni condotte in svariati angoli del globo, di continui sacrifici personali e da parte delle rispettive famiglie.

Il COMFOSE ha ricevuto come compito principale quello di provvedere all’addestramento ed alla validazione dei quattro rgt. operativi attualmente dedicati alla condotta di Operazioni Speciali, con il supporto del 26° Reparto Elicotteri per Operazioni Speciali (REOS).
Questi cinque reparti saranno chiamati ad operare in simbiosi tra loro, per far fronte a sfide, che definirei immanenti, per cui devono essere in grado di sopravvivere e combattere in ogni ambiente operativo, contro avversari estremamente determinati ed insidiosi, che adottano procedure operative dei combattenti definiti “non legittimi”.

Mi preme sottolineare che il raggiungimento di tale obiettivo richiede il possesso di due fondamentali requisiti quali:
l’interoperabilità, tra i reparti del bacino del COMFOSE;
e l’integrabilità, in ambito interforze.

Tale risultato non puo’ tuttavia esulare:
dal mantenimento di un collegamento costante con Comandi similari di Paesi amici ed alleati, che rappresentano la naturale controparte del COMFOSE, tra i quali l’Army Special Operation Command Statunitense (USASOC), la Brigade Des Forces Spéciales Terre (BFST) Francese o il kommandoSpezialkräfte Tedesco (KSK), con i quali intendo intraprendere una proficua attività di cooperazione e scambio nel settore addestrativo e dottrinale,
né tale risultato può prescindere dal mantenere un fermo riferimento alle profonde radici storiche che contraddistinguono i reparti del bacino. Siamo appena nati come Comando, ma nel COMFOSE confluiscono unità che traggono linfa vitale sia dalle gloriose gesta e tradizioni dei reparti Arditi della 1^ Guerra Mondiale, sia dai reparti Paracadutisti ed Alpini, gesta riassunte nelle decorazioni concesse alle Bandiere di Guerra schierate di fronte a Lorsignori. Ma confluiscono nel COMFOSE anche unità riconfiguratesi più di recente e mi riferisco, in particolare, al 28° rgt. “Pavia”, le cui capacità nell’ambito delle “Comunicazioni Operative” rappresentano una risposta adeguata ed aderente ai significativi cambiamenti della dottrina d’impiego imposti dall’evoluzione della minaccia, che richiede, oggi come mai prima, una capacità di reazione flessibile, che mi piace definire “asimmetrica”, tipica appunto delle Forze Speciali (FS) e per Operazioni Speciali (FOS).

Al riguardo, similmente a quanto adottato dai citati Comandi di F.S. Alleati, al fine di preparare specialisti di assoluta affidabilità nei settori di specifica competenza e di evitare costose ed inutili duplicazioni di capacità e sovrapposizioni d’impiego, saranno assegnate ai singoli reparti del bacino Missioni esclusive, ancorché tra loro complementari.

Concludo con un riferimento al luogo di svolgimento di questa storica cerimonia: la Caserma “Gamerra”, Madre del Paracadutismo, considerata fucina di valori dalla maggioranza dei presenti, gli stessi valori che fanno oggi dei reparti FS e FOS una realtà viva e pulsante, che non vuole imporsi, ma affermarsi nel proprio ambito di competenza con serietà, abnegazione e, soprattutto, entusiasmo. L’entusiasmo che vedo riflesso negli occhi dei presenti, ma anche di quelli che hanno tracciato prima di noi la via da seguire, Comandanti e gregari (tra cui intravedo nelle tribune molti volti cari, cui rinnovo la mia stima e rispetto), che oggi hanno voluto essere presenti tra noi, idealmente inquadrati nei ranghi e di quei colleghi che, impossibilitati a presenziare, testimoniano dai diversi Teatri Operativi il nostro valore e la nostra fede nelle Istituzioni. Ma dobbiamo ricordarci che tutto questo non sarebbe stato possibile realizzarlo senza grandi sacrifici, talvolta anche del piu’ estremo, quello della propria vita, sacrificio supremo che ci vede qui, oggi, uniti da un legame inossidabile con i Famigliari dei nostri Caduti, cui doverosamente m’inchino!

Ringrazio infine tutti coloro che credono in quello che oggi siamo ed in quello che domani diventeremo.

Viva le Forze Speciali, viva l’Esercito, viva l’Italia!

LE IMMAGINI OFFERTE DAL NOSTRO GIORNALE

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