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Pubblicato il 21/09/2016

UN PARACADUTISTA GUIDA LA MISSIONE BILATERALE ITALIANA IN LIBANO – MIBIL

PARMA- Il colonnello Paracadutista Maurizio Settesoldi ( nella foto mentre consegna un attestato ad un ufficiale libanese), proveniente dai ranghi della Folgore, dove ha svolto periodi di comando al V Battaglione e al Nembo, guida dal gennaio 2016 la Missione Italiana Bilaterale in Libano (MIBIL), con base a SHAMA, con il compito di organizzare, condurre e coordinare tutte le attività addestrative e di consulenza nazionali, da svolgere sia in Libano che in Italia, al fine di contribuire al rafforzamento capacitivo delle Forze Armate/Forze di Sicurezza libanesi (LAF).

Nei soli mesi del 2016 ha tenuto ben 10 corsi per formare personale istruttore libanese su materie quali: sopravvivenza e soccorso (Army Aviation Survivor&First Aid. ) , nozioni avanzate di CIMIC (CIMIC advanced e Cimic Awareness), corso di tiro counter sniping (Counter Sniping Basic), gestione dell’ordine pubblico, opere di ingegneria difensiva ( force protection) , maneggio esplosivi ( minex), attività in montagna (mountain warfare), e “psyops” ( Psyops advanced) .

Volta per volta la Missione ospita i team provenienti dalle varie specialità delle Forze Armate italiane: incursori del nono Reggimento , personale del 185mo RRAO, istruttori alpini, carabinieri specialisti di addestramento, tiratori scelti, ufficiali esperti di Cooperazione Civile e Militare ( CIMIC).

Si tratta di un impegno costante e poco conosciuto, spesso confuso con UNIFIL, di cui NON fa parte. La Missione, infatti, è sotto completo comando e controllo italiano e svolge un comprensibile ed evidente ruolo fondamentale di qualificazione degli istruttori delle forze locali.

Di seguito pubblichiamo alcune immagini che ci parlano delle numerose attività addestrative a cui hanno partecipato complessivamente svariate decine di istruttori. Le foto provengono dal Tenente Colonnello Michele TOSI, Capo Sezione Cooperazione Tecnico-Militare di MIBIL, cui il Colonnello Settesoldi ha delegato anche il contatto con gli organi di stampa.

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