CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 04/09/2014

UNA STRADA INTITOLATA AD UN PILOTA ITALIANO NELLA BASE AIRFORCE DI SHEPPARD (TX)


cortesia A.M.I.

04/09/2014 – Mercoledì 27 Agosto, si è svolta presso la Base di Sheppard, in Texas, la cerimonia d’intitolazione di una strada del centro di addestramento aereo alla memoria del Sottotenente Marco Tosi, scomparso tragicamente il 24 agosto 2001 a seguito di un incidente di volo.

Il Sottotenente Tosi, mentre si trovava in missione presso la Rappresentanza Aeronautica Militare Italiana di Sheppard AFB per la frequenza del programma Euro NATO Joint Jet Pilot Training (ENJJPT) tesa al conseguimento del Brevetto di Pilota Militare, durante una sortita da solista, in formazione con un altro velivolo T-38, perse la vita a causa della collisione in volo con l’altro velivolo.

Alla sentita cerimonia, presieduta dal Generale di Divisione Aerea Giovanni Fantuzzi, Addetto per la Difesa e per la Cooperazione per la Difesa presso l’Ambasciata d’Italia a Washington, hanno partecipato, tra gli altri, il Brigadier General Scott A. Kindsvater, Comandante l’82nd Training Wing, ed il Colonnello Lance Bunch, Comandante l’80th Flight Training Wing, l’Addetto Aeronautico, Colonnello Gianfranco Adamo, ed il Comandante dell’Operational Group, Colonnello Paolo Baldasso, tutto il personale italiano presente in Base, nonché una nutrita rappresentanza delle altre Nazioni partecipanti al programma.

Dopo un’invocazione recitata dal parroco della Sacred Heart Catholic Church, Father Jack McKone, il Tenente Colonnello Minonne, Capo Rappresentanza, ringraziando tutti i partecipanti, ha enfatizzato la generosità, la passione e la dedizione del Sottotenente Tosi, da lui personalmente conosciuto durante il suo precedente mandato quale istruttore presso il programma ENJJPT.
Successivamente, il Generale Fantuzzi ha dapprima portato i saluti della famiglia Tosi e dell’Aeronautica Militare tutta, per poi sottolineare come da ogni incidente si debbano trarre spunti di miglioramento e lezioni di vita, ricordando che “la professione del pilota militare, pur magnifica, comporta l’accettazione di alcuni rischi per il suo svolgimento e tutti dobbiamo essere chiamati a svolgere il nostro ruolo nel migliore dei modi allo scopo di migliorare le capacità operative e la sicurezza del volo delle nostre aeronautiche”, evidenziando inoltre come “[…] la cerimonia odierna è un segnale importante di sensibilità e soprattutto un segno tangibile degli ottimi rapporti esistenti tra la United States Air Force e l’Aeronautica Militare”. Il “nostro Marco”, ha concluso il Generale Fantuzzi, è stato “uno splendido ragazzo, un figlio d’Italia, un pilota appassionato, un ottimo Ufficiale, figlio di una stupenda famiglia italiana”.
La cerimonia si è conclusa con lo scoprimento della targa con l’intonazione del “silenzio” da parte della Guardia d’Onore presente.

Leggi anche