OPINIONI

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Pubblicato il 30/08/2015

UNGHERIA: DOBBIAMO PENSARE AI NOSTRI CITTADINI

Ungheria „ Non abbiamo scelta, l’ordine ai confini deve essere ripristinato”

a cura della Redazione Sopron HU

Senza mezzi termini il portavoce del Governo Ungherese Zoltán Kovács ha denunciato la gravitá della crisi migratoria che interessa da mesi anche l’Ungheria. In una dichiarazione alla televisione M1 ha lamentato come l’Ungheria sia il solo paese che per tempo ha messo in campo misure straordinarie per il contenimento del fenomeno, attuando un dovere di sorveglianza dei confini che non sono solo ungheresi, ma della intera UE.
Il governo ungherese in questi mesi invece é stato duramente criticato per l’avvio della costruzione della recinzione sul confine serbo, che ha visto in prima linea i genieri della Honvéd.
L’Ungheria, in piena ripresa economica, sta attuando un programma per far rientrare l’emigrazione dei giovani ungheresi, e non puó permettersi di diventare un campo profughi.
Le misure di sicurezza straordinarie avranno presto un seguito legislativo, con un programma di lavori parlamentari d’urgenza per approvare i respingimenti immediati e il mantenimento degli immigrati illegali in una „Transit zone” al confine.
Intanto la polizia (Rendorség) pattuglia il territorio con furgoni cellulari pronta a trattenere tutti coloro che non sono in grado di giustificare legalmente la propria presenza nel paese. I treni vengono ispezionati ad ogni sosta e sono gli stessi cittadini a collaborare alla segnalazione.
Purtroppo anche gli interessi criminali si manifestano, con frequente interecettazione di mezzi che effettuano il trasporto di clandestini per denaro. Questo accade soprattutto in Serbia, dove tassisti e autisti di pullman spesso cedono al richiamo di un guadagno facile, ma ha riguardato anche ungheresi e cittadini UE, tra cui un italiano.
Zoltán Kovács ha duramente stigmatizzato anche il ritrovamento delle decine di cadaveri in un mezzo con targa ungherese avvenuto in Austria. Sebbene siano in corso indagini, questo manifesta la gravitá della situazione e la linea dura invocata da tempo dal Governo Magiaro.
Intanto l’Italia continua ad essere nei titoli di testa di ogni telegiornale centroeuropeo per la palese inefficacia delle strategie adottate a contrasto dell’ondata di sbarchi, nonostante lo schieramento dei nostri migliori uomini di FFAA e FFOO.

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