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Pubblicato il 28/12/2015

USA: I DRONI PER LE CONSEGNE COMINCIANO A DISTURBARE L’AVIAZIONE CIVILE E MILITARE

Cresce la preoccupazione delle forze armate per le mancate collisioni tra i velivoli militari e i droni giocattolo. Secondo i rapporti depositati presso le forze armate o la Federal Aviation Administration, ci sono stati almeno 35 casi di piccoli droni che hanno interferito con aerei militari o che si sono avvicinati troppo agli aeroporti militari nel 2015,

l’aviazione civile USA ha già espresso in varie sedi la preoccupazione per la presenza di piccoli droni commerciali, che con le vendite natalizie hanno pure battuto ogni record di ore di volo. Nel mesi di novembre un Air Force A-29 Super Tucano ha riportato una mancata collisione, un “Near Miss” per usare un gergo tecnico, sui cieli della Georgia, mentre nel mese di giugno un Air Force KC-10 , un aereo cisterna da rifornimento, mentre sorvolava i sobborghi di Philadelphia a 3.800 piedi di altitudine è stato costretto ad effettuare una schivata improvvisa dato che ha notato un piccolo drone, grande quanto un pallone da calcio che passava vicino alla sua ala destra.
Secondo i rapporti depositati presso le forze armate o la Federal Aviation Administration, ci sono stati almeno 35 casi di piccoli droni che hanno interferito con aerei militari o che si sono avvicinati troppo agli aeroporti militari nel 2015,

Il comandante. William Marks, un portavoce della Marina al Pentagono, ha detto che i piloti della Marina o di controllori del traffico aereo presso le basi americane hanno riferito di 12 incontri ravvicinati non autorizzati con i droni negli ultimi negli ultimi tre mesi. Prima di questo, la Marina stava registrando una media di meno di un episodio al mese.

Steven Pennington, colonnello dell’Aeronautica Militare, ha dichiarato che molti droni consumer hanno dimensioni di 2 60/90cm circa e i piloti difficilmente possono vederli sino prima di una distanza di 200 metri, lasciando soltanto un secondo o due di tempo per una manovra evasiva di sicurezza. Lo stesso Pennington, prosegue affermando che il paragone con grandi uccelli che si possono incontrare nei cieli non regge, in quanto i droni contengono parti di plastica dura e batterie al Litio che possono esplodere.

Per ora non sono registrati inconvenienti gravi, nonostante la vendita spaventosa di droni in tutto il pianeta, ma le segnalazioni che prima provenivano solo da parte dei piloti civili, sono ora rafforzate anche da quelle militari. Il consiglio di volare a bassa quota, indipendentemente dai regolamenti dei vari paesi che finiranno per uniformarsi, rimane per ora l’unico antidoto.

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