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Pubblicato il 25/02/2020

USA I SOLDI DELLO STATO COME SUPER-BANCOMAT PER PAGARE I DEBITI: CONDANNATO LUOGOTENENTE DELL’ESERCITO

Stefano Caciola, 60 anni, luogotenente dell’Esercito ora in pensione, è stato condannato a due anni con sentenza definitiva, per un ammanCo di 600 mila euro, tra il 1996 e il 2010, dai fondi della previdenza delle Forze Armate. Coloro che hanno ricevuto i bonifici andranno processati per peculato.

Il rinvio a giudizio è stato disposto nei confronti di Mauro Canducci, 66 anni, a cui sono stati accreditati 33.900euro a fronte di debiti di gioco di Caciola. Gianluca Rinaldi, 48 anni, è stato rinviato a giudizio per aver ricevuto 16.946 euro. Canducci avrebbe fornito i nomi al luogotenente un elenco di nominativi cui distribuire i bonifici per appianare debiti di gioco.

Rinaldi una volta ricevuta la somma, avrebbe trattenuto una percentuale tra il 5 e il 10 percento restituendo il resto a Canducci.

Attilio Mangelluzzo, meccanico di fiducia di Caciola, avrebbe ricevuto novemila euro per la riparazione delle auto del luogotenente . Ebe Taddeo, convivente, aveva ricevuto un accredito di 33 mila euro. Anche la figlia della Taddeo, Tania Ferri, è finita sotto processo con le stesse accuse: sul suo conto sono circolati altri 33 mila euro. Quindicimila euro li ha poi ricevuti un operario albanese per ristrutturare una casa di Caciola. Indagato, la sua posizione è stata stralciata. Molti dei reati, infatti, si sono prescritti. Caciola – difeso dall’avvocato Umberto Verdacchi – all’inizio dell’inchiesta era stato sospeso e in seguito a questa misura ha aiutato gli inquirenti a ricostruire il giro di persone che hanno ricevuto denaro senza averne diritto. È stato condannato anche dalla Corte dei Conti.

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