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Pubblicato il 03/12/2014

VERTICI DELLE FORZE ARMATE: IN QUALCHE MESE TUTTE LE NUOVE NOMINE

ROMA -Mancano poche settimane alle nomine dei nuovi vertici delle Forze Armate. L’Arma dei carabinieri è la prima di cui si conosce il nuovo vertice: la prossima settimana , il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, d’intesa con Matteo Renzi ed il Consiglio dei Ministri procederà alla nomina del Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette(foto) .delsette

Eliminato l’istituto del “trattenimento in servizio” per i dipendenti pubblici arrivati all’età della pensione, il generale Gallitelli deve esere sostituito,nonostante l’eccellente lavoro svolto sinora.

Del Sette è attualmente Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa. Entro febbraio il governo dovrà nominare anche il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa, in sostituzione di Luigi Binelli Mantelli, anche lui ormai al termine della carriera.

I sostituti dell’ammiragio Binelli Mantelli potrebbero essere, secondo indiscrezioni non confermate, il Generale di Corpo d’Amata Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito oppure Pasquale Preziosa, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Secondo la rotazione tra le armi, sarebbe giunto il turno dell’aeronautica, quindi la scelta dovrebbe cadere su Preziosa. Ma in questi giorni, in vista della successione, l’Esercito sta cercando di far valere un’altra prassi: quella che, in forza del maggior numero di militari, prevede che il capo di stato maggiore dell’esercito sia per due volte consecutive espressione dell’esercito. Niente cambi al vertice dei Servizi. Arturo Esposito, capo dell’Aisi (il servizio segreto civile), pur avendo raggiunto l’età della pensione, non sarò sostituito, avendo ricevuto un incarico contrattuale dal governo di Mario Monti di quattro anni che scade nel 2016. Lo stesso anno giungeranno a fine carriera Giampiero Massolo, direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, e quello del capo della Polizia, Alessandro Pansa. Alberto Manente, capo dell’Aise (l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna), è stato nominato da Renzi nell’aprile scorso e dunque scadrà nel 2018.

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