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Pubblicato il 14/12/2019

VICENZA : LA 173ma AIRBORNE FA LEZIONE ALLA POLIZIA MUNICIPALE

Il Giornale di Vicenza
sezione: CRONACA data: 14 dicembre 2019 – pag: 22

L’ACCORDO A STELLE E STRISCE. Il dispositivo collocato all’interno della Ederle permette di ricostruire scenari virtuali

I vigili a lezione dai soldati Usa

Sarà messo a disposizione il simulatore tridimensionale utilizzato dai parà statunitensi

La prima difficoltà potrebbe sorgere con le istruzioni in inglese/americano. Poi sarà da capire come saranno organizzati i vari “livelli”. Perché gli ultimi rischiano di annunciarsi davvero complicati. Davanti a quel maxi-schermo sono soliti piazzarsi militari che devono nella realtà, e non solo per finta, affrontare battaglie nel vero senso della parola; quindi granate, incursioni, fughe, bombardamenti e via così. Tra pochi mesi, però, quel simulatore tridimensionale che da anni è un fiore all’occhiello del comando americano per formare i soldati della 173esima brigata aviotrasportata metterà alla prova anche gli agenti della polizia locale di Vicenza. Sgomberare il campo subito dagli equivoci è necessario. I vigili del comando di stradella Soccorso Soccorsetto non prenderanno di certo in mano una bomba. Né nella realtà vera, né in quella virtuale, dove, sì, si possono simulare grazie alla tecnologia episodi di guerra, ma c’è anche la possibilità di mettere alla prova i militari con situazioni più “basilari”. Quelle, per intenderci, che possono capitare nella vita di ogni giorno ai vigili impegnati nel capoluogo berico. Azioni di intelligence, ma anche rapine, esercitazioni di tiro (obbligatorie per legge), situazioni delicate con persone esagitate o pericolose, oppure casi di sgombero di edifici abbandonati (come è accaduto più di qualche volta negli ultimi anni). Le scene in cui si imbatteranno i vigili saranno più o meno quelle che vengono virtualmente create per la military police. Al di là dei vari livelli di complessità, l’obiettivo è mettere alla prova il militare, o in questo caso l’agente, chiamato ad affrontare situazioni delicate, dove la capacità di assumersi una decisione corretta nel momento giusto può fare la differenza e garantire il raggiungimento dell’obiettivo. Prima di vedere all’opera i vigili con il simulatore di realtà virtuale in dotazione alla caserma Ederle, bisognerà aspettare ancora un po’. Si tratta di una possibilità in più in termini di addestramento, che la maggior parte delle volte viene vista positivamente dai dipendenti del comando, tuttavia è necessario seguire le normali procedure del caso che passano anche per le relazioni sindacali. Nel frattempo l’intesa tra Comune, comando e base americana sembra sia già stata trovata. Proprio nei giorni scorsi è andato in scena il primo sopralluogo al quale hanno partecipato il comandante della polizia locale Massimo Parolin e il colonnello Umberto D’Andria. L’invito a visitare, e a utilizzare, la struttura all’avanguardia sarebbe arrivato proprio dal comandante italiano della base che avrebbe messo a disposizione del comando della polizia locale il dispositivo. Un’offerta che, secondo quanto ricostruito, sarebbe già stata avanzata anche con la precedente amministrazione, salvo poi cadere nel vuoto.L’addestramento a stelle e strisce non prevede oneri per il Comune. Il comando americano si è detto disponibile ad offrire gratuitamente il simulatore tridimensionale. L’unico ostacolo, prima ancora delle complicazioni simulate, sarà, quindi la lingua.

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