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Pubblicato il 02/04/2016

VICENZA- PARACADUTISTA AMERICANO ABBANDONA UNA MINA ANTIUOMO IN UN CAMPO VICINO ALLA BASE

VICENZA – Una mina antouomo è stata rinvenuta giovedì mattina alla base americana Pluto di Longare ma non sarebbe un atto terroristico né dimostrativo. Un paracadutista USA voleva sbarazzarsi dell’ordigno detenuto illegalmente. Le indagini avrebbero già permesso di risalire al responsabile.
IL RITROVAMENTO
A trovare la mina antiuomo, una Pmr3 fabbricata nella ex Jugoslavia, usata anche nella guerra in Kosovo, era stato un addetto alla manutenzione. L’allarme era scattato immediatamente e la bomba a stelo, un cilindro alto circa 15 centimetri per due chili di peso, posizionata vicino alla rete nella parte nord della base a ridosso della boscaglia sulla collina, era poi stata fatta brillare. Accanto alla mina c’era inoltre una scatola di plastica piena di polvere sospetta.
LE INDAGINI
I carabinieri della Setaf e gli investigatori americani scartacano il terrorismo perché, data la posizione, la bomba non poteva essere stata messa in quel punto della base dall’esterno e tanto meno poteva essere stata lanciata da qualcuno che si trovava dall’altra parte della rete.
IL SOUVENIR
A introdurre nella base di Longare la mina Pmr3 sarebbe stato un paracadutista americano che l’avrebbe tenuta come souvenir di ritorno dall’ex Jugoslavia. Gli investigatori sarebbero già riusciti a risalire all’autore, che poteva provocare gravi conseguenze anche se la mina aveva la sicura ancora inserita e non era stata “attivata”.
IL PACCO
I carabinieri dovranno scoprire che cosa c’è nella scatola di plastica lunga una ventina di centimetri trovata accanto alla mina. All’interno del contenitore è stata trovata della polvere, che a una prima analisi non sarebbe esplosivo.
Sotto: come viene posizionata nei campi minati:

mine_antiuomo

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