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Pubblicato il 30/01/2020

VIRUS CINESE: GLI ITALIANI RIMPATRIATI SARANNO MESSI IN OSSERVAZIONE IN UNA STRUTTURA MILITARE

sopra e sotto : i lavori a Wuhan per costruire in soli 6 giorni un ospedale prefabbricato da migliaia di posti letto

La Farnesina ha organizzato oggi un aereo da Wuhan per rimpatriare sessanta italiani, su un totale di settanta, che vogliono tornare in Italia. Se ne sta occupando il COI. «Abbiamo messo in atto una collaborazione con il comitato interforze, il ministero della Difesa, il ministero della Sanità e l’ospedale Spallanzani», spiega il capo dell’unità di crisi della Farnesina, Stefano Verrecchia.
Dopo la ipotesi di in primo trasferimento via terra, un volo noleggiato dalla Farnesina atterrerà in una base militare, non si sa ancora se Aviano o Pratica di Mare, e poi saranno trasferiti in una struttura dell’esercito: I cittadini italiani potranno partire dalla Cina solo dopo visita medica da parte del personale sanitario italiano a bordo dell’aereo; in viaggio useranno la mascherina e una volta atterrati saranno subito messi in isolamento. Se dovessero manifestarsi sintomi verranno ricoverati nel reparto di malattie infettive dell’ospedale della regione dove si trovano e nei casi più gravi allo Spallanzani o al Sacco di Milano. Nel frattempo Air France e Klm, Lufthansa, American Airlines, British Airways e Cathay, hanno sospeso i voli

I numeri , rapportati alla popolazione, sono compatibili con una infezione di media gravità: i decessi sono 132 e i contagiati 6.150, con altri 9.239 casi sospetti.

I NUMERI 2002 – 2003
tra il 2002 e il 2003, la Sars ha causato 813 decessi. Le persone contagiate sono state 8.437 in trenta Paesi. 348 decessi in Cina , 298 ad Hong Kong , 84 a Taiwan, 38 in Canada e Singapore (32). Tutti Paesi dell’Asia orientale, tranne il Canada. In Canada il virus è arrivato a febbraio 2003, in particolare a Toronto, tramite una turista che aveva contratto il virus in un hotel di Hong Kong, dove risiedeva un medico che aveva a sua volta contratto il virus in Cina. Anche in Italia si sono registrati, tra aprile e luglio 2003, quattro casi, tutti ricoverati e nessuno terminato con il decesso del paziente.

In Europa i casi sono 10, il primo in Finlandia e il quinto in Francia, in Italia una donna è in isolamento ad Alessandria. C’è notizia di un contagio di 4 persone negli emirati in Medio Oriente, per un totale di 68 casi e nessuno morto.

ESERCITO CINESE MOBILITATO
Il presidente cinese Xi Jinping afferma : «La situazione della prevenzione e controllo dell’epidemia rimane cupa e complicata e richiede che le forze armate debbano fronteggiare la loro responsabilità, combattere una dura battaglia e assistere attivamente le autorità locali», è l’ordine di mobilitazione inviato all’esercito.

I NUMERI POTREBBERO ESSERE PIU’ ALTI
Gianni Rezza, direttore malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità teme che i numeri siano più alti: «Soprattutto nelle città il virus corre più velocemente che nei villaggi. Se ci fermiamo ai dati ufficiali, quindi, sottostimiamo notevolmente il numero di casi, semplicemente perché c’è una capacità limitata di intercettarli tutti».

La Cina fabbrica del mondo, nel 2009 aveva dichiarato solo il 6% di PIL, contro numeri sempre a due cifre per trent’anni.
La infezione potrebbe avere un impatto formidabile sul calo di almeno 1,5 punti , intensificando una crisi sociale strisciente, che vede i cinesi in forte emigfrazione vero il mondo da molte province già povere.

LE FABBRICHE MONDIALI ALLUNGANO LA CHIUSURE DEL CAPODANNO
La Toyota ha interrotto la produzione fino al 9 febbraio, Starbucks e McDonald’s hanno abbassato le saracinesche in metà punti vendita del Paese. E la direzione del Conservatorio di Como, che ha molti allievi asiatici, pubblica sul sito un invito rivolto ai suoi studenti di ritorno dalla Cina: «Non frequentate le lezioni per 14 giorni».

OSPEDALI PREFABBRICATI COSTRUITI IN SEI GIORNI

Le autorità cinesi stanno costruendo a Wuhan, città epicentro del coronavirus, una struttura prefabbricata per il ricovero dei pazienti colpiti dal virus. L’ospedale sarà pronto entro il 3 febbraio

La televisione statale Cctv mostra le immagini di decine di camion e bulldozer al lavoro sul sito dove sorgerà l’ospedale, che avrà una capacità di mille posti letto su 25mila metri quadrati, rif

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