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Pubblicato il 01/05/2020

VIRUS- GLI AMERICANI EVACUANO MILITARI E CONTRACTOR DALL’AFGANISTAN

sopra: immagine di repertotio di CongedatiFolgore.com

AVVENIRE 1 MAGGIO 2020 –

FRANCESCO PALMAS

È un primo fuggi fuggi dall’Afghanistan. Più delle trattative con i taleban ha potuto la paura del coronavirus. Il Pentagono ha mobilitato in tutta fretta la flotta da trasporto strategico ed evacuato mille contractor. Attualmente operano nel Paese centrasiatico più di 26.500 mercenari, tutti sul libro paga del Pentagono; solo 10.500 sono cittadini statunitensi. Per questi, Washington ha un trattamento di riguardo: il rimpatrio è una misura preventiva, per evitare altre contaminazioni, dopo i tre casi di inizio aprile. Allora era stato necessario trasferire gli infettati a Ramstein, in Germania, a bordo di aerei appositamente equipaggiati. In Afghanistan sarebbe stato impossibile curarli. Non c’è nemmeno un laboratorio ad hoc per la profilassi.

Per l’Istituto Johns Hopkins si registrerebbero nel Paese più di un migliaio di casi di coronavirus. Nell’altro fronte caldo della guerra al terrorismo, i francesi sono prudenti, colpiti al cuore dello stato maggiore saheliano dall’epidemia di coronavirus. Per ora si tratta di una decina di casi, ma le fonti riferiscono anche di operativi infettati. Il ritmo dei combattimenti non ne avrebbe ancora risentito. L’area è in pieno fermento. Gli americani stanno spostando le forze speciali da Arlit, in Niger, alla regione turbolenta della triplice frontiera. Non partiranno più, come minacciato a gennaio.

Nel Sahel, il coronavirus fa un po’ meno paura. Diversa la situazione nel Corno d’Africa. La task force statunitense per l’area ha rilanciato lo stato d’emergenza sanitaria appena dichiarato dal generale comandante la guarnigione di Gibuti. La misura preventiva durerà un mese, condizionando i 4.500 militari e civili del Pentagono e le centinaia di contractor dislocati fra Camp Lemonnier, il porto di Gibuti e l’aerodromo di Chabelley. Sebbene non si registri nessun caso di coronavirus nella guarnigione, a Gibuti la pandemia sta dilagando, con oltre un migliaio di casi in due settimane.

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