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Pubblicato il 05/06/2023

VITERBO: UNA TARGA IN RICORDO DELLE DONNE STUPRATE NEL 1946 DALLE TRUPPE DEL CORPO DI SPEDIZIONE FRANCESE ALLEATO

foto sopra: alcuni dei partecipanti alla cerimonia

Il 1 giugno 2023, a Viterbo è stata inaugurata una targa in memoria delle Vittime delle truppe coloniali inquadrate nel Corpo di Spedizione Francese durante la Campagna d’Italia 1943-1944. La cerimonia era prevista il 18 Maggio, ma è stata rimandata a cause delle persistenti condizini metereologiche avverse.

“A Viterbo e provincia furono un centinaio le donne violentate dai soldati alleati – ha detto Silvano Olmi, vice presidente nazionale dell’ANVM, ricordando alcune delle vittime – Anna Rosa di 49 anni stuprata assieme alla figlia Lorenza di 19 da otto soldati; Pierina di 39 e la figlia Ines di 17; la trentacinquenne Giacinta, percossa e violentata da due militari inglesi davanti al marito minacciato con le armi; le sorelle Lucia 61 anni e la settantenne Rosa che furono aggredite in casa da otto militari alleati; Anna 35 anni e la figlia Liliana di 12, sorprese in una grotta in località Ponte Sodo dove erano sfollate e aggredite sessualmente da sette militari americani; Rosa, 50 anni, che venne stuprata in un podere in Strada Bagni; Lucia e la figlia Costanza, colpite con un bastone e infine stuprate da due militari francesi in località Pian della Noce nel territorio del Comune di Vetralla.


Non abbiamo sentimenti di rancore o di odio – ha concluso Olmi – ma non dimentichiamo, perché il ricordo e la memoria ci rendono liberi e consentono alle giovani generazioni di adoperarsi affinché non debbano ripetersi questi orrori.”
Erano presenti il sindaco di Viterbo, Chiara Frontini e del Presidente della provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, i rappresentanti delle associazioni d’arma dei Bersaglieri e dei Genieri e Trasmettitori; Maurizio Federici del Comitato 10 Febbraio; Sandro Pacella, presidente dell’associazione nazionale vittime civili di guerra che ha donato una pianta di rose rosse messe a dimora vicino alla targa; i consiglieri comunali Antonella Sberna e Matteo Achilli e l’ex-Sindaco Giulio Marini. ANVM, associazione nazionale vittime delle

Nota – Le “marocchinate”
Il termione nasce nel 1946 per indicare le indiscriminate violenze sessuali dai militari “alleati”, ai danni della popolazione civile. In particolare, a compiere questi orrendi crimini furono le truppe coloniali, militari marocchini, algerini, tunisini e senegalesi e di altre colonie francesi, inquadrati nell’esercito d’oltralpe.In quel periodo vennero definite come “marocchinate” senza sfumature razziste, che anche tutt’oggi non esistono, come tiene a specificare la persidenza della Associazione che le ricorda.

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