LA PATTUGLIA
27 Feb 2002
Autore: par.Mario Tosone

LA PATTUGLIA.


È notte
e il sonno non viene.
Non so perchè
forse son sveglio da sempre.
La luna,
che seguo con occhi febbrili
sgusciare tra i cigli,
mi appare
come una stanca creatura
in cerca di un qualunque giaciglio
tra i picchi rocciosi
che rompono le basse colline
alle spalle del fronte.
E trova il suo asilo
anch'essa
e il chiarore lentamente si estingue.
Un istante è passato,
quello che viene è dilagante buio
che affoga ogni cosa.
La pattuglia
è una macchia più scura
immobile
contro la roccia
dove si apre il varco nel filo spinato.
È l'ora:
l'ordine è un bisbiglio.
I ragazzi si muovono
si tuffano nella notte,
spariscono.
Adesso non sono neppure ombre
e neppure fantasmi velati di nero
vaganti per brulli pendii
erte sudate
anfratti e pianori sassoni:
non sono che notte,
confusi con cielo di un grigio profondo
laggiù
ove il nulla è ancora qualcosa.


Da El Alamein, Agosto 1942

Mario Tosone

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