Paracadutisti a Tarquinia.
Nell'alba rosata
si muovono incontro
al sole nascente.
La strada infinita
li porta lontano
fra stoppie bruciate,
lontano la strada infinita
li porta lontano.
E vanno più tesi
del treno che passa veloce,
più forti del vecchio
turrito castello tirreno
che specchiasi in mare.
È alto nel cielo
il sole radiante.
I treni con fremiti immenso
s'incrocian, facendo
tremare di vita.
È il battito forte di un cuore:
è il cuore di questi
antiche atleti risorti,
che inneggian passando alla vita
che viene e che va,
cosò come l'onda del mare,
cosò come i fiori e le piante
che alterne fioriscono e muoion
nel caldo e nel gelo.
Tramonto dipinto di sole,
di verde d'azzurro.
Immagini chiare, serene.
Si cantano vecchie canzoni,
facendo vibrare nell'aria
la dolce cadenza del suono.
Più in alto, librato al supremo,
un rombo di forti motori
si affievolò piano, lontano.
Lapo Rigoli
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