MA ALLORA.... A TE LA GUERRA PIACE!!!!
10 Aug 2005
Autore: Par (El Alamein) Emilio Camozzi

 


Una delle affermazioni più cretine che generalmente mi fanno quando sanno che sono un reduce è: "Allora a te la guerra piace!". E lo dicono convinti che io sia uno dei responsabili del passato conflitto. Ed io, supinamente seguendo l'andazzo attuale, mi sgolo per assicurarlo che la colpa non è stata mia, che io non c'ero, che, se c'ero non sapevo, che la guerra è questo e quest'altro ecc. Eppure...eppure... eppure... come parlo di guerra con qualcuno che mi può capire, so che gli occhi mi si accendono, che le parole mi fluiscono facili facili sulla bocca come se i miei ricordi riflettano qualcosa di gioioso, come se l'unica cosa triste sia stato non essere rimasto laggiù a far parte della sabbia. La sete, la fame, gli scorpioni, l'intercolite, le granate, l'assalto, il contrassalto, il sangue, la morte stessa, le mille cose che la guerra affardella e butta sulle spalle di coloro che la subiscono, diventano motivo poi di accese discussioni sottolineate, il più delle volte da risate e sberleffi.

Ed è talmente gratificante ricordare, che spesso gli aggettivi diventano più orripilanti e ci si appropria di qualche azione successa ad altri.

Arrivi ad una certa età , dai un'occhiata alle spalle e ti accorgi che l'unica cosa che ti rimane di vivo è il ricordo di quei (terribili?) momenti.

I figli sono pensionati ed il loro rapporto affettivo è divenuti di maniera: bisogna amare il padre e la madre sempre e comunque.

I nipoti hanno ormai la loro somma di affetti e di beghe.

Gli amici ad uno ad uno se ne vanno, e quelli che restano sono talmente malridotti che vederli diventa un affare di stato.

Quello che ti resta è quel che di peggio hai vissuto.

Ma la guerra... Ah la guerra!... Una cosa orribile! Eppure... Eppure... Eppure...

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