ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 09/04/2017

ASSEMBLEA ANNUALE DEL SIGGMI -PROGETTO EL ALAMEIN: COSE FATTE BENE

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GUARDASONE- PARMA- Sabato 8 Aprile si è tenuta la assemblea annuale del SIGGMI, la associazione che coordina scientificamente anche il Progetto El Alamein.
Numerosi soci hanno riempito la sala, per la consueta riunione annuale il cui ordine del giorno era: punto della situazione, bilancio ed elezione quadriennale consiglio.
La relazione del presidente, giunta dopo due interventi a carattere scientifico, di cui parleremo fra poco, ci ha dimostrato con i numeri che il SIGGMI gode di buona salute su tutti i fronti: culturale, organizzativo ed economico ( e di entusiasmo dei soci).
Grazie allo spessore del suo Presidente, il professor Bondesan, la “rotta” della Società di geografia e geologia militare ha imboccato strade che da anni producono risultati riconosciuti anche a livello accademico e che inorgogliscono i suoi soci.

Prima di iniziare i lavori, il presidente dell’ANPDI di Parma, Paolo Azzali, ha donato un crest al professor Bondesan, ringraziando Lui e tutti i membri del SIGGMI per le iniziative culturali e le nobili azioni intraprese in Italia e sui luoghi della Battaglia, in Egitto. ANPDI PARMA è una sezione che al progetto El Alamein ha molto contribuito grazie a diversi soci impegnati nelle missioni. Da Parma partì nel 2009 il nucleo di pionieri per la prima staffetta per i Leoni della Folgore.

“MISSIONI IMPOSSIBILI”
Sulle operazioni in programma ad El Alamein -che il professor Bondesan ha illustrato ai soci- abbiamo già pubblicato i dettagli nelle scorse settimane: sono in corso le richieste e la compilazione dei protocolli da approvare da parte di ONORCADUTI, per il ripristino del museo del Sacrario, in programma pure nuove missioni e approfondimento dei contatti con le autorità di El Alamein per avere più presenza all’Himeimat.
Come sempre gli obbiettivi sono davvero ambiziosi: uno per tutti sarà di ottenere dai beduini la proprietà o l’affitto delle colline “dei bei mat”, simbolico baluardo del Fronte della Battaglia, che rischia il danneggiamento a causa dei programmi petroliferi egiziani.
Tra le azioni del 2017 ci saranno, come scritto sopra, quando autorizzate da Onorcaduti a seguito della firmas di un protocollo, il rifacimento del Museo del Sacrario, la digitalizzazione della visita ai luoghi e la operazione tricolore. Delle bandiere donate al Sacrario abbiamo già scritto: non appena approvata la documentazione tra Università di Padova ed il suo Ufficio, da parte del Generale c.a. CC Aiosa, commissario di Onorcaduti, presto inizieranno a rientrare in Italia quelle ammainate, per essere donate a persone, enti ed istituzioni che hanno aiutato il Progetto El Alamein.

AUTOFINANZIAMENTO
Il SIGGMI userà risorse di bilancio, frutto di oculata gestione e successo editoriale del primo libro, per iniziare i progetti sul Museo, ma sarà necessaria la ” spinta” dei paracadutisti e -si spera- dell’ANPDI, per sostenere tutti i costi che segnaleremo appena terminata la fase di studio delle opzioni.
Tutti i progetti sul Sacrario sono stati concordati e saranno contenuti in un protocollo di intesa tra Università di Padova, Siggmi e Onorcaduti ( SMD),in fase ultimativa di approvazione

UN NUOVO LIBRO DELLA COLLANA SUI “CINGOLI NEL DESERTO”
Alla fine del 2017 sarà pubblicato un secondo libro della Collana di El Alamein, stavolta dedicato ai carristi ed ai mezzi ruotati. Il successo della prima opera di Bondesan e Vendrame ci ha spinto a prenotare sin d’ora diverse copie di quello in fase di stesura. Daremo conto volta per vlta degli sviluppi di ogni argomento.

GEOLOGIA E GEOGRAFIA MILITARE A TUTTO CAMPO
Il SIGGMI non si occupa solo di El Alamein, ma svolge ricerche, anche universitarie, su un ampio spettro di eventi militari, ognuno dei quali connesso a fattori gelogici che ne hanno influenzato gli esiti.
Per ottima scelta del Presidente Professor Bondesan, la riunione 2017 è iniziata con due interventi di altrettanti fatti bellici, in Africa Orientale e sulla Marmolada, durante la prima guerra Mondiale: la interazione con l’ambiente del teatro di guerra ha influenzato le scelte strategiche e tattiche.

ANALISI DELLA BATTAGLIA DI AMBA ARADAM
Il dr Nicola Petrella, co-fondatore del SIGGMI, geologo e protagonista di molte missioni, ha tenuto una relazione sulla guerra in africa orientale, soffermandosi in particolare sulla battaglia di Amba Aradam, iniziata nel Febbraio del 1936. Dettagli storici, immagini, letture della situazione politica del tempo: come è nel suo stile il dr Petrella ha illustrato in modo completo ed interessante, i motivi del successo di quella campagna d’Africa.

MILITARI NEL CUORE DEL GHIACCIAIO: GEOLOGIA E TATTICA
Il professor Bondesan, invece, ha parlato della “città di ghiaccio, sulla Marmolada, prima guerra mondiale. Il tirolese Leo Handl ideò un sistema di tunnel nel ghiaccio. Nel ventre del ghiacciaio furono scavate gallerie, magazzini, postazioni e fortificazioni per guarnigioni fino a 300 uomini. I militari di allora si sono serviti di tutte le conoscenze geologiche del tempo, superando problemi logistici e tecnici difficilissimi. Anche in questo caso gli studi provengono da sorgente universitaria co-prodotta da allievi del professor Bondesan che sull’argomento hanno fatto la tesi di laurea, da Lui coordinata.

TEAM FOLGORE
Non poteva mancare il lancio del Team Folgore: tutti i suoi componenti sono “missionari” e Tedofori” della Staffetta. Pietro Del Grano, Direttore di Lancio, Mario Locatelli, Paolo Robuschi e Walter Amatobene.
Pattuglia guida: par Francesco Vicari
Logistica trasferimenti: par Vittorio Zoni

La giornata soleggiata e con il vento “giusto” ha consentito atterraggi perfetti sulla collina. Tra i tanti spettatori, anche gli amici del motoclub ticinese , dove militano alcuni paracadutisti.

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