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Pubblicato il 10/05/2017

10 MAGGIO 1941: RUDOLF HESS SI PARACADUTA IN SCOZIA

Il 10 maggio 1941 Rudolf Hess si paracaduta in Scozia.

Hess partecipò da volontario alla prima guerra mondiale: si arruolò inizialmente nel reggimento List, tra i più aggressivi e tenaci dell’intero conflitto, in cui combatteva anche Adolf Hitler, partecipo alla Prima battaglia di Ypres e alla Battaglia di Verdun. Poi – fino alla fine della guerra – prestò servizio nell’Aviazione, come pilota da caccia nella Squadriglia Bavarese 34, dove fu promosso al grado di Tenente.

Nell’autunno del 1919 si iscrisse all’università di Monaco, dove studiò storia ed economia. Il suo professore di geopolitica fu Karl Haushofer, un teorico del concetto di Lebensraum (“spazio vitale”). Fu Hess a presentare Haushofer a Hitler, il quale fece del Lebensraum una colonna portante del pensiero nazionalsocialista.

Fu Adolf Hitler che convinse Hess a entrare in politica, nel 1920, anno in cui abbandonò l’Università di Monaco, dove stava per laurearsi in filosofia. Il 20 dicembre 1927 Hess sposò la ventisettenne Ilse Pröhl (22 giugno 1900 – 7 settembre 1995) di Hannover. Insieme ebbero un figlio, Wolf Rüdiger Hess (18 novembre 1937 – 24 ottobre 2001).

Il 10 maggio del 1941 Hess decollò da Augsburg a bordo di un Messerschmitt Bf 110 modificato con due serbatoi di carburante aggiuntivi, diretto in Scozia, per raggiungere il castello del duca di Hamilton Lanarkshire. Qui si paracadutò. Fu consegnato all’esercito inglese, che provvide al suo internamento. La versione ufficiale britannica nel parlò come uomo in crisi, con disturbi mentali, sconvolto dagli orrori della guerra, messo da parte dal regime, intenzionato, all’insaputa del dittatore, a proporre, tramite il duca, un utopistico piano di pace all’Inghilterra – il cui popolo era considerato fratello d’origine – basato sulla spartizione del potere a livello mondiale.

Hitler, parlando alla radio subito dopo il viaggio di Hess, lo definì “un pazzo”: esattamente quanto Hess gli aveva chiesto di dire, in caso di fallimento della missione, nella sua ultima lettera. I motivi di quel viaggio non sono mai stati chiariti e la misteriosa vicenda della missione di Hess nel Regno Unito è stata interpretata in vario modo. Una prima interpretazione, suffragata da documentazione ufficiale sia britannica, sia tedesca e dalla stessa deposizione del protagonista, vede la missione come un’iniziativa individuale di Hess, che nell’ottica del dittatore nazista si configurava come un atto di grave insubordinazione se non di alto tradimento.

Molti storici, al contrario, parlando di una missione per ordine di Hitler. Le proposte naziste sarebbero state giudicate inaccettabili o l’interlocutore inaffidabile dal governo di Londra e, a questo punto, vi sarebbe stata una coincidenza di interessi tra gli opposti belligeranti per far apparire il volo di Hess come un’iniziativa individuale. Lo stesso Hess, al termine della guerra, avrebbe avuto interesse a presentare il suo volo come un’iniziativa individuale, al fine di alleggerire la propria posizione processuale presentandosi come un insubordinato invece che come un emissario di Hitler.

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