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Pubblicato il 02/07/2020

2 LUGLIO 1897- GUGLIELMO MARCONI BREVETTA LA RADIO

PARMA- in Piazza delle Feste (tendone) al Porto Antico di Genova, verrà celebrato oggi Guglielmo Marconi, che 123 anni fa brevetta la Radio. In occasione di questa ricorrenza, Orientamenti e i suoi partner Radio Babboleo, Scuola delle comunicazioni delle forze armate STEMILIT Chiavari, Radio Amatori e ITS-ICT hanno deciso di organizzare una giornata alla radio ha portato e come anche adesso possiamo imparare molto da essa. C’è anche una gara a squadre delle scuole genovesi per indovinare una parola segreta con lettere trasmesse in codice Morse da parte della Scuola delle comunicazioni delle forze armate STEMILIT Chiavari e Radio Amatori.

BREVE STORIA DELLA INVENZIONE DI GUGLIELMO MARCONI
Il 2 luglio 1897 Guglielmo Marconi otteneva a Londra il brevetto per la sua “trasmissione telegrafica senza fili”, in altre parole la radio.

Marconi fu costretto ad andare a Londra per il brevetto in quanto il Ministero delle Poste e Telegrafi dell’allora ministro Pietro Lacava non gli concesse nessun finanziamento e anzi lo scienziato venne etichettato come “pazzo”.

Gli esperimenti di Marconi iniziarono nel 1892, QUANDO in una stanza posizionò un campanello elettrico ricevente che veniva azionato tramite un pulsante a breve distanza. Marconi ingrandì il prototipo, grazie anche ai finanziamenti del padre e all’aiuto del fratello, e nel 1895 riuscì a far suonare il campanello a 2 chilometri di distanza, ponendo così le basi per quella che oggi chiamiamo radio.

Marconi infatti ha dovuto continuamente lottare per farsi riconoscere l’invenzione della radio: fu Nikola Tesla il teorico che spiegò come utilizzare le onde elettromagnetiche per una trasmissione a distanza. A Marconi va il merito di aver utilizzato le sperimentazioni degli altri scienziati come Tesla e aver unite in un solo esperimento quello che gli altri avevano teorizzato singolarmente: in altre parole era uno sperimentatore e pioniere del campo.

La paternità della radio è stata da sempre controversa: prima venne riconosciuta a Marconi (nel 1911 fu la High Court britannica a premiarlo in tal senso), poi a Tesla (nel 1943 la Corte Suprema degli Stati Uniti riconobbe i brevetti dello scienziato – ma solo nel territorio statunitense – come basilari per la radio). Marconi fu molto amareggiato da questa disputa in quanto affermò di non aver mai letto i lavori di Tesla, ma di aver preso spunto dai fisici Augusto Righi e Rudolph Hertz.

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