CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 30/09/2014

ALLARME: ISIS DILAGA IN AFGANISTAN E ASIA

PARMA- ISIS Inarrestabile e vinente: ecco il quadro che emerge dalla analisi dei fatti delle ultime settimane: l’ultima adesione viene dall’Egitto. Ma l’elenco è lungo

A Herat 18 civili sono stati decapitati, mentrw comandanti militari giurano fedeltà al califfato. Nella città circolano libretti di propaganda intitolati Fatah (Vittoria) e addirittura adesivi sulle macchine con il marchio Is dello stato islamico.

Nuclei molto forti sono presenti in Afghanistan e Pakistan. , Qari Abdul Jalal Ruhani, pakistano,. si vanta di avere combattuto contro i soldati italiani ad Herat.
La scorsa settimana 16 civili sono stati decapitati nella provincia orientale di Ghazni con l’accusa di fiancheggiare il governo di Kabul. I tagliagole facevano parte di un gruppo armato che ha aderito al califfato.

Nell’Afghanistan orientale, di competenza italiana ancora per qualche mese, ci sono già i primi comandanti che hanno giurato fedeltà allo Stato islamico. : sono talebani salafiti come Abdul Rahim Muslim Dost e Maulavi Abdul Qahar nelle province del Nuristan e del Kunar, storico covo di cellule di Al Qaida.

Il 2 settembre, a nord della capitale, nei dintorni della cittadina di Pol i Kumri, il comandante Mirwais ha annunciato alla Bbc la sua simpatia per il Daish, altro verbo arabo per definire il califfato.

Le bandiere nere sono spuntate nella zona tribale pachistana a ridosso dell’Afghanistan. I talebani del Tahreek-e-Khilafat (movimento del Califfato) hanno aderito ufficialmente allo Stato islamico. E stanno organizzando una costola internettiana in inglese che dipinge di nero, come la bandiera del Califfo, il continente americano.
A Peshawar, capoluogo dell’area tribale pachistana, circola nelle moschee il libretto «Vittoria» teso a reclutare giovani leve per il califfato. Su alcune automobili sono stati visti gli adesivi dello Stato islamico. Le forze di sicurezza hanno sequestrato dvd, file e volantini dell’Isis in pasthun e dari, le due lingue parlate in Afghanistan. Il materiale propagandistico viene distribuito nei campi profughi afghani e si pone come obiettivo l’espansione del califfato in tutto il subcontinente indiano, dove vivono 400 milioni di musulmani.

Leggi anche