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Pubblicato il 17/05/2019

DIAVOLI GIALLI DEL 185mo ARTIGLIERIA PARACADUTISTI : ADDESTRAMENTO COME SE (NON) PIOVESSE


BRACCIANO-Si è conclusa a Bracciano “Mathusalem 1/ 2019”, una settimana di addestramento con tre giorni sotto l’acqua battente, a colpi di 12 ore a sessione più il rientro e la riconsegna delle armi: è così che i diavoli gialli hanno fatto un “ripasso operativo” mirato, prima di partire per Marche ed Umbria per la operazione Strade Sicure, il cui comando di area per le due regioni è stato affidato al 185mo Reggimento Artiglieria Paracadutisti di Bracciano- Con loro ci saranno unità del 3° Reggimento Savoia Paracadutisti ed del 28mo Rgt Pavia ( operazioni psicologiche).Su terreno addestrativo, invece, c’erano anche specialisti dell’Ottavo Reggimento Guastatori Paracadutisti che hanno “movimentato” le giornate delle pattuglie.
Durante i giorni centrali sotto l’acqua c’eravamo anche noi di CongedatiFolgore, invitati come giornalisti e come “provocatori” insolenti. Il sole è tornato quando siamo ripartiti Giovedì pomeriggio 16 Maggio. Si trattava di verificare con severità ogni procedura, dal “comando e controllo” fino ai dettagli operativi per chi sarà in strada.
Attività che hanno richiesto lunghe ore che il Reggimento (tutto, compreso il Comandante) ha passato in un’area addestrativa di Cerveteri, simulando arresti, perquisizioni, interventi a supporto della polizia ( rappresentata da “attori”), gestione della ostilità di gruppi di persone e tanto altro. Un briefing e un debriefing ogni azione, come se (non) piovesse. Ogni diavolo giallo in partenza ha fatto un “ripasso” approfondito di teoria e (tante) prove pratiche assai realistiche.
Hanno soccorso feriti, con urla e sangue finto, attraversato un piccolo centro commerciale costruito nell’area, con pericoli sempre diversi e a sorpresa, di varia gravità; hanno ripassato con i Carabinieri del Tuscania le normative delle procedure di controllo e perquisizione di persone sospette; si sono esercitati nel riconoscimento di oggetti in aree comuni (bomba?); hanno sparato con “simunition” ( cartucce di plastica) con arma corta e lunga, brandeggiando in piedi, seduti, rotolando sul terreno, respingendo una agggressione frontale e laterale; sono stati “menati” da “red man” (istruttori con armature che tengono anche colpi di proiettili di gomma) che mollavano calci e pugni a grandine.
Nessuna pattuglia conosceva la “prova” che li attendeva. Si sono trovati al centro di sommosse ed aggressioni, urla e lancio di oggetti, tentativi di forzare un punto di controllo e addirittura presi a coltellate. Alla fine di ogni modulo addestrativo c’era il debriefing, sotto l’acqua ovviamente, per fissare nella mente errori e rimedi.
Tre operatori del 185mo RRAO si sono occupati del “BLS” , primo soccorso, arricchito dalla loro esperienza di “combat medic”,qualificati ai corsi NATO di Fulledorf.

In ogni fase addestrativa abbiamo percepito qualità e capacità degli artiglieri paracadutisti. Da Giugno li troveremo nelle città marchigiane ed umbre. Quando li incontrerete , salutateli con rispetto ed affetto e sappiate che si sono preparati MOLTO scrupolosamente. Parola di CongedatiFolgore.com.


LA NOTA UFFICIALE
La complessa, progressiva e realistica attività addestrativa è stata condotta in sinergica cooperazione con assetti dello Stato Maggiore Esercito, del COMFOSE e dell’8° Reggimento genio guastatori “Folgore”.
Le attività addestrative poste in essere sono state finalizzate al consolidamento e alla valutazione di specifiche capacità operative quali:
 Comando e Controllo;
 Implementazione delle procedure Tecnico tattiche standard;
 Tiro Operativo con armi portatili;
 BLS-D & T (Basic Life Support – Defibrillation and Trauma), ovvero trattamento sanitario di feriti in combattimento;
 Basic Search E.O.R., cioè la ricerca basica di possibili ordigni esplosivi in ambiente urbano;
 MCM e Close Combat con impiego di Simunition;
 Stress Management con osservazione ed interazione diretta;
 gestione dei media e giornalisti “a contatto”.
Al fine di rendere il più completa e realistica possibile l’attività, nel corso dell’addestramento sono stati altresì simulati diversi esercizi e situazioni di possibile crisi a “schema libero”, con l’impiego di “attivatori” professionali, mirati ad abituare i Paracadutisti ad agire rapidamente ma sempre dopo una accorta valutazione degli eventi e degli effetti da essi scaturiti.



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