Pubblicato il 12/09/2017
I PARACADUTISTI IN AIUTO ALLE CITTA’ FLAGELLATE DEL NUBIFRAGIO
prima foto sopra e ultima sotto: scatti pubblicati da paracadutisti in congedo sulle pagine dei siti sociali
NOTA DEL DIRETTORE DI CONGEDATIFOLGORE.COM/IT
Leggendo i quotidiani della Toscana abbiamo la sensazione che sia stata sottovalutata o “sottodescritta” la presenza dell’Esercito e in particolare della Folgore, nelle operazioni di assistenza alla popolazione di Livorno e di altre città colpite dal nubifragio di Sabato scorso.
Da ricognizioni fatte da nostri corrispondenti, abbiamo le prove che la Folgore era presente con pattuglie di Strade Sicure disseminate sul territorio di Livonro, Pisa e Grosseto, già nella immmediatezza del nubifragio.
Ci risulta che alcuni paracadutisti abbiano contribuito -insieme ad altri cittadini- al salvataggio di un giovane di 37 anni, trascinato dalle acque insieme alla moglie, quest’ultima purtroppo sfuggita alla presa del marito e rinvenuta morta il giorno successivo. Successivamente, la Folgore ha ulteriormente rinforzato la sua presenza con personale aggiuntivo, da Lunedì 11 settembre, come annunciato dal sito della regione Toscana. Decine di paracadutisti hanno aiutato la cittadinanza senza sosta e silenziosamente, lontano da macchine fotografiche e presidenti di cooperative di gestione di immigrati. Alcuni baschi amaranto hanno anche subìto gravi danni alle proprie case. Nonostante questo, sono rimasti in strada per aiutare chi aveva più danni di loro.
Richiamiamo quindi i giornalisti delle città coinvolte nel nubifragio, ad una più accurata e deontologica descrizione di quanto Forze Armate, Esercito e la Folgore hanno fatto e stanno facendo, non trascurando la storica, ripetuta, continuativa, pluriennale presenza dei Paracadutisti in ogni situazione critica delle città che li ospitano. I servizi apparsi oggi su alcune testate cartacee ci sono sembrate al limite della ingratitudine.
