CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 17/07/2017

INCENDI: LE COOPERATIVE FIUTANO IL BUSINESS IN CALABRIA

Le cooperative contro i CANADAIR

Seconco la lobby cooperativistica , il Canadair mezzo aereo maggiormente utilizzato in questi anni, scaricherebbe sole poche centinaia di litri di acqua sui vari focolai grazie all’impegno di piloti che ogni giorno rischiano la vita per portare a termine la loro missione, con dispendio economico ingente. I costi sono altissimi: ogni ora di volo di un canader costa alle casse della regione circa 15 mila euro. Considerate 10 ore giornaliere per circa 90 giorni il conto è fatto : si stima che solo la Regione Calabria ogni anno spende circa 10 milioni di euro per la campagna antincendio. l’UNCI CALABRIA HA UNA SOLUZIONE: Perché non creare cooperative di giovani sul territorio calabrese che si occupino di tutela dell’ambiente, di valorizzazione del patrimonio territoriale, e soprattutto della prevenzione in senso stretto: dalla pulizia degli margini stradali (dove partono gran parte degli incendi) alla creazione delle fasce tagliafuoco, al mantenimento pulito del sottobosco.

Le stesse cooperative potrebbero fare un’adeguata attività di prevenzione, soprattutto nei paesini dell’entroterra che si stanno spopolando e che invece del fumo, riceverebbero una boccata d’ossigeno. Si potrebbe addirittura ipotizzare di adottare un sistema incentivante con premialità nelle zone in cui non si manifestano incendi. In sintesi, quei 10 milioni di euro spesi per spegnere le fiamme, la regione Calabria li potrebbe impiegare remunerando il lavoro di circa 2000 cooperatori per tutto il periodo estivo.
Chi conosce la storia dei forestali, che in Calabria sono più numerosi che in Xanada e che proprio quel lavoro dovrebbero fare, sa darsi la risposta. Risulta c da alcune inchieste della Forsetale, che sono proprio i braccianti regionali ad appiccare il fuoco per poi essere ingaggiati per il rimboschimenti.
Arriva il business cooperativo degli incendi?

Leggi anche