EL ALAMEIN

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Pubblicato il 20/05/2009

LA DIFESA DI ROMA DEL 1944: SESSANTACINQUE ANNI DA RICORDARE

Autore: Par Luca Combattelli

Sessantacinque anni.
1944-2009.

I Paracadutisti Romani si riuniscono ancora, come ogni anno, nel ricordo dei Caduti raccolti nel Sacrario del Verano.

Siamo ancora qui. Ancora qui a ricordare.
Ma vogliamo capire. Dopo tanti anni vogliamo capire.

Le date dei ricordi dei Paracadutisti Italiani sono scolpite, forti, nel nostro DNA. El Alamein è passata, lasciandoci ancora l’animo segnato, il ricordo scolpito. Ma gli eventi in questo parallelo storico ci incalzano, e noi a più di sessant’anni di distanza, li ricordiamo. La fine dell’avventura d’Africa con l’ultimo sacrificio dei Paracadutisti di Takruna. L’invasione della Sicilia. Il 25 luglio, l’8 settembre.

Capire el Alamein è stato facile: c’era un nemico dall’altra parte, con un uniforme diversa dalla nostra, che parlava un’altra lingua. Ogni Uomo della Folgore sapeva quale era il suo dovere.
Semplicemente e senza indugi hanno combattuto, hanno dimostrato il loro Valore. Sono Caduti sul campo con Onore.

Ma dopo tutto si è fatto più difficile, poi tragico.
E non solo per l’esito infausto della guerra, per i bombardamenti sui civili, per la fame.

Si è fatto più difficile capire chi era il nemico, chi era l’amico, cosa era giusto fare.

Ora vogliamo capire.

Nel 2009 i Paracadutisti Romani invitano tutti a ricordare i Ragazzi del Nembo che morirono nella Battaglia per la difesa di Roma.
Per onorarli, certamente: onorare il Coraggio, l’Ampr di Patria, il senso dell’Onore.
Ma, alla fine serve, ora, definitivamente, capire.

Non per dimenticare, non per giudicare, non per condannare né per giustificare. Solo per capire.

Capire cosa è stato quel momento storico per ogni singolo Paracadutista.

Cosa è passato per la testa di ognuno di loro, per la prima volta lasciati a decidere da soli cosa fare, come comportarsi.
Nessuno come i Paracadutisti ha vissuto la tragedia della guerra civile.

La morte di Bechi Luserna, già il 10 settembre ’43, ne fu il tragico prologo, foriero di ulteriori lutti e tragedie. La guerra civile: italiani contro italiani.

I Paracadutisti Italiani si sono schierati ed hanno combattuto con Onore su entrambi i fronti.

Capire: non un giudizio storico, non una interpretazione politica, non la volontà di convincere ad ogni costo che chi era dall’altra parte aveva torto.
Solo capire.

Capire perché a quei Ragazzi di vent’anni, che morirono per la Patria qualcuno disse che la Patria era dall’altra parte.
Capire perchè i Valori di Onore, Coraggio, Amor di Patria, che aveva mosso i loro Commilitoni di poco più anziani, e che erano gli stessi che loro avevano nel cuore, non gli furono riconosciuti. Sono passati sessantacinque anni.

Forse sono pochi…..

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