CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

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Pubblicato il 09/08/2014

MOSCA RENDE GLI ONORI AI SUOI PARACADUTISTI DI OGNI TEMPO

di Luca Fenetti

Sabato 2 agosto, Mosca, Piazza Rossa.
Mi trovo in vacanza e un cielo turchese mi accoglie in questa ex città di oltrecortina di ferro.
Un leggero venticello e una temperatura estiva mi invita sulla piazza vista tantissime volte nei film di spionaggio e letta in altrettanti libri.
Amando la storia non posso che essere affascinato dai ricordi che mi fa afffiorare : le parate del Pcus, gli uomini del kgb che seguono senza troppa discrezione un diplomatico USA, gli amori che nascono e finiscono sotto le cupole di San Basilio

La piazza e’ transennata e ci sono dei varchi con i metal detector dove gli Omon in mimetica e la polizia ci perquisiscono lo zainetto prima di farmi entrare.

Eccomi finalmente nella Storia dal ’45 al ’91 anno in cui l’ URSS cessò di esistere per ritornare Russia; attorno a me decine e decine di baschi azzurri si stanno radunando per una qualche manifestazione: cosa sarà ? Poiché nessuno parla inglese chiedo a una troupe TV e, indicando il mio tatuaggio della Folgore che ho sulla spalla vengo a sapere che si tratta proprio di una manifestazione di parà; intorno a me vedo Veterani dell Afganistan e della Cecenia si abbracciano rumorosamente e la scena colpisce nel profondo.
Chi in mimetica, chi in maglietta bianca a strisce blu, chi in drope ma tutti con il casco azzurro in testa !
Dai vecchi coi baffoni e una miriade di medaglie scintillanti che nei primi ottanta han combattuto i Mujaidin ai giovani che hanno visto le devastazioni di Grosnj in Cecenia.
In fondo alla piazza Rossa un plotone di paracadutisti attende la banda per scattare sugli attenti e rendere gli onori a questi uomini che sia sotto la falce e martello, sia sotto l’aquila bicefala russa han versato il loro sangue per la Patria.

E mi prende allora la tristezza perché penso ai ragazzi della Folgore di ogni tempo a cui, in Italia, è tolta questa gioia di poter sfilare a petto in fuori ai Fori Imperiali altrimenti le anime scic-progressiste italiane griderebbero allo scandalo !
E alla fine della cerimonia tutti i paracadutisti, vecchi, giovani, decorati e non hanno lasciato la Piazza al canto dei loro inni di guerra.

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