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Pubblicato il 16/07/2017

RASSEGNA STAMPA- IL SINDACO DI CECINA: BASTA PARACADUTISMO


IL TIRRENO DEL 16 LUGLIO 2017

L’impatto dell’aeromobile nello stesso luogo del 2016- Non ha altri velivoli, ora l’attività della Skydive si ferma

CECINA«Il paracadutismo sportivo per quanto è di mia competenza non si fa più dall’aviosuperficie – afferma il sindaco di Cecina Samuele Lippi -. Le autorizzazioni non sono di competenza del Comune, ma dell’Enac. Eppure credo che si debba cambiare. Se con l’incidente dello scorso anno avevo qualche perplessità adesso sono fermo nell’idea che l’esperienza debba finire. Stiamo sfidando la legge dei grandi numeri se si pensa che nel giro di un anno per due volte un aereomobile è precipitato in prossimità di un campeggio. Anche per la pineta è un fattore di rischio». Intanto l’attività della Skydive Kalifornia si ferma per cause di forza maggiore. Il Cessna 185 che è precipitato a Cecina arriva dalla Francia. Noleggiato dalla scuola per sopperire all’assenza del loro Pilatus, l’aeromobile in servizio effettivo alla scuola è stato inviato in manutenzione e ne avrà per qualche mese. Ma a caldo e a testa bassa la consapevolezza che quanto accaduto possa segnare una linea di confine in alcuni si fa strada. «La scuola chiude», taglia corto un pilota che dall’hangar ha assistito all’incidente. Lo dice a mezza voce sottolineando: «Operiamo in sicurezza, ne va della nostra e di quella dei clienti. Anche della manovra che è stata fatta da Ilario De Marchi si deve mettere in evidenza questo. Non si può giudicare senza averne la competenza. Se non avesse trovato un ostacolo avrebbe portato l’aereo a planare e arrestarsi a terra dopo qualche metro». Chissà che cosa ne pensano i gestori e i tanti clienti del campeggio Le Tamerici. Nel giro di un anno un aeromobile è precipitato a qualche decina di metri dalla zona dei campi da tennis e la piscina. E questa volta l’impatto è stato pressoché a ridosso. Sono le 12, 40 dell’11 giugno 2016 quando precipita l’aeromobile Pilatus. Nello schianto, a trecento metri dall’aviosuperficie del Paduletto muoiono il pilota Alessio Orzella, 37 anni di Roma, e il copilota Cherubino Sbrana, 28 anni di Carmagnola (Torino). Anche quel volo è uno dei tanti dello Skydive Kalifornia, l’associazione che nel fine settimana utilizza la pista per portare in quota gli appassionati di paracadutismo.

All’origine un incidente nella fase di lancio.
Un paracadute di soccorso che si apre all’interno del velivolo.
I compagni di lancioche seguono le procedure di emergenza.
Lo spingono fuori dal velivolo. Non c’è altro da fare.
L’uomo urta il piano di coda dell’aereo. Che si spezza. A proteggerlo dall’impatto è lo zaino con dentro il paracadute. Sul sacco gli inquirenti accerteranno il segno dell’urto. Il velivolo inizia a perdere stabilità. Perde la portanza. Si avvita. Scivola in picchiata, a pancia sopra. E si schianta al suolo di muso. Incolumi i sette paracadutisti, tra cui due istruttori della scuola, attiva a Cecina da luglio del 2015. Il sindaco di Cecina è fuori città. Segue l’evolversi dell’incidente da distanza. «L’ho già anticipato in una telefonata al presidente dell’aviosuperficie Franco Belcari». E chissà se la chiamata è arrivata prima che il presidente prendesse la parola in occasione del 7º raduno Piloti – Paracadutisti a ridosso degli hangar al Paduletto. Ricorda il progetto di asfaltare la pista in erba, ma per questo servono le autorizzazioni e circa 500. 000 euro. Da qui l’annuncio di un incontro all’inizio della prossima settimana a Firenze con il presidente della Regione Enrico Rossi e l’assessore ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli. In ballo ci sarebbe anche un’idea di legare la struttura alla Ciclabile del Tirreno, e nell’insieme di porti e stazioni ferroviarie sarebbe l’unica realtà toscana. (m.m.)

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