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Pubblicato il 07/11/2022

VANDA BERTONI: LA SUA VITA E’ STATA UN ESEMPIO DI CORAGGIO E COERENZA

Scomparsa il 5 Novembre, i Suoi Funerali si terranno a Monza il giorno 8 Novembre alle ore 14,30 presso la chiesa di San Carlo

Nell’Aprile del 1944 il ministero della guerra della R.S.I. pubblicò il bando di arruolamento rivolto alle donn. Si presentarono in migliaia e una di queste fu Vanda Bertoni.
Furono istituiti 6 Corsi del neonato Servizio Ausiliario Femminile: Italia – Fiamma – Giovinezza – Roma – Brigate Nere – 18 aprile. Vanda seguì il corso Fiamma finito il quale venne assegnata al 3° Battaglione Azzurro del I° Reggimento Paracadutisti Folgore, al Comando del Maggiore Edoardo Sala.
Con la fine della guerra, si scatenò la caccia anche alle ausiliarie. 200 di loro furono seviziate, torturate e trucidate. Vanda subì percosse e maltrattamenti ma riuscì a superare, sebbene con fatica, il periodo delle violenze che diverse organizzazioni politiche e reduci di bande partigiane, che si protrasse fino al 1948 .


Finita la guerra , dopo l’aprile del 1945, si è occupata dei soldati della R.S.I. incarcerati ; scriveva ai detenuti e quando poteva visitava le famiglie dei Caduti e dispersi, portando aiuti di ogni genere, attingendo sempre a risorse personali e alle pochissime donazioni.
Scrisse ai politici , ai prelati ai giornalisti e alle personalità influenti affinché ponessero fine alla fine delle angherie fisiche e sociali.
Si occupò della ricerca dei resti di paracadutisti della R.S.I. , massacrati e gettati in fosse comuni senza alcun segno di riconoscimento, soprattutto sul fronte della “Battaglia di Roma” ingaggiata dopo lo sbarco anglo americano ad Anzio e al nord, dove moltissimi soldati della Repubbloica sociale vennero passati per le armi da plotoni partigiani.

I volontari di quella pietosa opera di recupero furono osteggiati sia dai proprietari dei terreni che da ogni autorità comunale .
Riuscì a recuperare centinaia di caduti, molti dei quali sono al Sacrario di Tradate ed altri al Verano di Roma
Nel 1963 le fu conferito il premio di Natale “Stella della bontà”, in seguito il Cavalierato della Repubblica Italiana e nel 1978 il Generale Pellegrino, Comandante della Brigata Folgore, con una solenne Cerimonia la qualicò come “Donna Folgore”.

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