Pubblicato il 23/02/2015
CERIMONIA DI CAMBIO DEL COMANDANTE DELLA FOLGORE: SOBRIETA’ DEI MOMENTI IMPORTANTI
di Walter Amatobene
PISA-Cerimonia sobria e con qualche novità “economica”, quella che si è svolta oggi nella palestra del Centro di addestramento di paracadutismo, per il cambio di comandante della Folgore; nuova la scelta del luogo, così ricco di ricordi e di storia e dove ognuno dei baschi amaranto presenti ha “sudato” il proprio brevetto, compreso il comandante del ComFoter, come lui stesso ha ricordato e nuovo il protocollo che ha consentito – era successo raramente,prima di oggi- un saluto anche da parte del nuovo comandante.
D’Addario, Iannucci e per ultimo Primicerj hanno salutato e ringraziato, con diverse sfumature, i Caduti, gli Uomini e le Donne in armi, le Famiglie e i loro sacrifici, il duro e costante addestramento ed i probabili gravosi impegni cui l’Italia li chiamerà.
Tutti e tre hanno apprezzato la presenza dei numerosi labari dell’ANPD’I e delle altre associazioni d’arma. I due protagonisti odierni godono della grande stima dei loro superiori ed il Generale Primicerj lo ha dimostrato con parole lusinghiere e non formali. La Folgore -lo sapevamo- ha comandanti “giusti” -non solo in Toscana- per affrontare i tempi che corrono, e il generale di corpo d’armata Primicerj ce lo ha ricordato.
Il tono era misurato e sobrio -come nello stile del Comandante del Comfoter- nel contesto di una cerimonia “snella”, con la cronaca internazionale fuori della porta. Sensazioni che mi hanno fatto pensare a quanti sacrifici la Folgore tutta dovrà affrontare e come sarà prezioso lo spirito di corpo che la contraddistingue, al quale Primicerj si riferiva e della quale noi, da civili, siamo testimoni in barba al tempo.
La Folgore è pronta per ogni impiego, ha detto il generale Primicerj e ci basta leggere i quotidiani per capire quale saranno i teatri dove potrebbe essere chiamata ad operare .
La canzone del Paracadutista intonata dall’intera platea e la così alta concentrazione di presenze di autorità militari mi hanno fatto percepire -posso sbagliarmi- una particolare atmosfera “da vigilia”.
Poi lo scambio dei Baschi amaranto: al generale Iannucci D’Addario ha consegnato quello con il gladio e il paracadute , simbolo della Folgore mentre D’Addario ha ricevuto quello col fregio dello stato maggiore difesa.
La parte finale della cerimonia è stata dedicata alla consegna di quattro onorificenze dell’Esecito ad altrettanti paracadutisti.Un esempio di coraggio e spirito di servizio cui dedicheremo un articolo a parte. Prima dei saluti, il sottufficiale di corpo del Comando, Maresciallo Campisi, ha donato al Generale D’Addario,come tradizione, la drappella della Folgore.Nessun lancio, stavolta: assenza di notam o risparmi,non importa:per il generale D’Addario,che è stato assegnato allo Stato Maggiore Difesa,quelvessillo “vale come un lancio”.
LE FOTO DEL NOSTRO INVIATO ALFIO PELLEGRIN