CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 29/09/2016

FRANCIA E GERMANI A PENSANO ALLA LEVA. LA NORVEGIA LA ESTENDE ANCHE ALLE DONNE.

FRANCIA E GERMANIA STUDIANO IL RIPRISTINO DELLA LEVA.
LA NORVEGIALA ESTENDE ALLE DONNE. IN SVEZIA RIPERTIRA’ DAL 2018 L’ITALIA POTREBBE ISPIRARSI AL MODELLO TEDESCO: SEI MESI DI ADDESTRAMENTO PER 500 MILA GIOVANI OGNI ANNO

PARMA- In tempi di minacce interne ed esterne da difendere con i militari, la leva obbligatoria ritorna ad essere considerata un’esigenza. La Svezia, ad esempio, sta considerando l’opportunità di censire, a partire dal prossimo anno, tutti i diciassettenni arruolabili nel 2019, includendo anche le donne.

Per i francesi, il progetto proposto prevede una formazione militare obbligatoria di sei mesi. La Germania ha dato il via libera al reclutamento di altri 14.300 soldati “per contrastare le minacce moderne in tutti i settori”. L’idea per la nuova leva tedesca: breve formazione iniziale di sei mesi e ventitré mesi di servizio attivo. Anche in Italia si potrebbe prevedere un periodo di sei mesi di addestramento e possibilità di continuare il proprio iter militare partecipando ai concorsi. Ogni anno si addestrerebbero 500mila 18enni, donne comprese.

La Lituania ha reintrodotto il servizio lo scorso anno e per i prossimi cinque. L’intenzione del Parlamento è quella di rendere la coscrizione definitiva con la creazione di una seconda brigata. Sulla carta, tutti i membri della NATO dovrebbero spendere il 2 per cento del PIL sulla spesa militare. Soglia chiaramente ipotetica. Ideale, per certi versi, ma solo in un paese con una forte e stabile economia.


L’ITALIA POTREBBE ADOTTARE IL MODELLO TEDESCO DI 6 MESI

l’Italia annovera 100 mila soldati tra uomini e donne su quindici brigate, tra supporto logistico, difesa del territorio nazionale, gestione immigrati, rotazione delle truppe e missioni all’estero.

Leggi anche