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Pubblicato il 05/10/2016

MATRIMONIO TRA MILITARI ITALIANI OMOSESSUALI : IL GENERALE GABELLINI ( AERONAUTICA) AMMONISCE CHI E’ CONTRO

In una comunicazione interna rivolta al Comando delle forze da combattimento dell’Aeronautica,il generale Claudio Gabellini si raccomanda: “Un militare che si unisce civilmente a una persona dello stesso sesso non può e non deve avere valutazioni e trattamenti diversi dall’ordinario ».

Il generale Gabellini era fino allo scorso 15 settembre capo della struttura che riunisce stormi da combattimento e Frecce Tricolori.

La nota sulle unioni civili era diretta ai piloti, dopo che due militari si sono uniti civilmente fra loro. Non è dato sapere se nelle forze armate sia la prima unione civile dall’entrata in vigore della legge che le ha istituite. L’Aeronautica non rivela, per ovvi motivi, l’identità dei militari che hanno deciso di diventare ufficialmente coppia di fronte alla legge.

La circolare del generale Gabellini recita: «Ricordo a tutti che il militare che dovesse fare “outing” ( il termine inglese è quello usato dall’Ufficiale e significa rivelarsi, ndr) o intendesse unirsi civilmente con altra persona dello stesso sesso, ovvero conviverci, non può e non deve avere valutazioni e trattamenti diversi dall’ordinario». Inoltre «sarà considerato illegittimo ogni commento o comportamento teso a denigrare e offendere la reputazione di detto personale. Tutti i militari, a nulla rilevando le proprie scelte e orientamenti, dovranno essere valutati disciplinarmente soltanto laddove il contegno e la condotta non fossero in linea con i dettami dello specifico status ».

La possibilità per i militari, uomini e donne, di sposarsi fra loro è stata chiarita nella direttiva SMA-ORD-007 emanata il 14 dicembre 2001 dal Capo di Stato Maggiore, con oggetto «Relazioni interpersonali tra uomo e donna nell’Aeronautica militare».

L’associazione Polis Aperta, cui si sono iscritti circa 200 militari omosessuali si riunirà in convegno a Milano il prossimo 10 ottobre.
econdo le loro stime gli omosessuali con le stellette sarebbero 19mila fra forze armate, carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizie locali.

ANCHE I TRANSESSUALI NEI RUOLI OPERATIVI
Polis Aperta chiede al governo di garantire accesso ai ruoli operativi per le persone transessuali; chiede amche di investire in formazione per contrastare l’omofobia in caserme e commissariati, «problema diffuso e spesso considerato tabù».
Lo dice Simonetta Moro, presidente dell’associazione.

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