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Pubblicato il 06/01/2018

LA BEFANA NON PIACE ALL’ANPI: DERIVA DAL FASCISMO

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PARMA- La «Befana fascista» fu ideata da Augusto Turati nel gennaio del 1928, e subito adottata dal Duce, che fece distribuire sino a un milione di pacchi ai bambini dell’epoca. Per qualche tempo fu ribattezzata direttamente «Befana del Duce», ma poi, durante la Repubblica sociale, tornò alla denominazione d’origine.

Per questo ci saranno -sembra- molte «befane antifasciste» che l’Associazione partigiani (Anpi) ha organizzato per oggi: l’Anpi Barona, Milano – «un pomeriggio con giochi, musica, all’insegna dei valori che ci accomunano: quelli della Resistenza».

C’è di più: l’Anpi critica oggi con un comunicato Forza Nuova e Mis che hanno donato negli ospedali vicentini alcune calze della «befana tricolore» presso i reparti di pediatria e chirurgia pediatrica.Le calze sono rimaste a disposizione del personale sanitario per la distribuzione ai bambini ricoverati (tutti) i quali non sapranno neanche chi le avrà donate: sulla calze infatti non ci sono riferimenti a Forza Nuova, Mis, Befane Tricolori o Fasciste. È una calza della befana, anzi, sono 500 calze preparare da militanti e semplici cittadini che con donazioni hanno reso possibile l’iniziativa. L’ANPI scrive” non è accettabile che usino strumentalmente il tricolore coloro che si richiamano al regime che offese la Patria consegnandola ad Hitler e ai nazisti». Segue un comunicato lunghissimo con riferimenti alle leggi razziali, ai doveri di «donne e uomini sinceramente democratici» e ai presidi «democratici e antifascisti che terremo davanti agli Ospedali», con richiesta «alle Istituzioni e a Prefetto e Questore di attivarsi».
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